Vivo una relazione che non mi rende felice
Buongiorno
Sono un ragazzo di 32 anni e da quasi 2 convivo con la mia ragazza insieme alla figlia pre-adolescente.
Che dire, non sto bene: non sono sereno, a mio agio
I motivi sono tanti, che qui elenco:
1. Il vivere in un piccolo appartamento con una ragazzina è molto pesante; lei racconta delle sue avventure, i suoi problemi, che a me non interessano minimamente; per carità, non le voglio male, ma abitare sotto lo stesso tetto di una persona emotiva, fragile, impacciata non è semplice e non è mai stato il mio sogno >> ovviamente voi direte ‘chi te lo ha fatto fare?’…già, è un domanda che mi faccio ogni mattina che mi sveglio.
Ma come fare ora? Dico alla madre che non sopporto la figlia? L’unica via è andarmene da là e lasciarle
2. La mia compagna guadagna pochissimo e sta seguendo dei corsi di aggiornamento per OSS; ma ora come ora è tutto sulle mie spalle: bollette, cibo, cibo e cura degli animali (sì, ho beccato il pacchetto completo) >> cosa dovrei fare? Dirle che mi sono stufato di tirar fuori i soldi per lei? E poi come farebbe? Come andrebbe avanti? Ha iniziato il corso (spendendo suoi bei soldi) sapendo di avere alle spalle me, ma il primo stipendio se va bene arriverà a dicembre.
Tutti i miei soldi per stare in una famiglia che non sento mia.
Sono combattutissimo, agitato, stressato: le voglio molto bene alla mia compagna ma, ora come ora, se dovessi rispondere alla domanda ‘ti vedresti in futuro con lei’ direi di no. Lasciandola starei bene? Da solo vivrei bene? Cosa cerco veramente?
Se si va in vacanza pago io, poi vacanza: io adoro stare all’aria aperta, esplorare, campeggio, ostello, si dorme dove si trova, lei invece deve avere sempre un posto di riferimento perché altrimenti si agiterebbe (chiamatela paranoia, fobia dell’ignoto) quindi hotel, spiaggia e basta.
Cosa mi impedisce di lasciarla? I sensi di colpa, il fatto che comunque con lei mi diverto, sto relativamente bene, ma mi domando se è questa la mia strada: una relazione dovrebbe essere serena e piacevole da affrontare, ma non qui: per carità, si litiga e tutto in qualsiasi relazione ma…non lo so
Vedo i miei colleghi (i miei amici, i miei familiari) che organizzano grandi ferie in giro per il mondo, e io? Perché non dovrei meritarlo se non sborsando più del dovuto e in ogni caso prevedendo che non sarà un viaggio che piace da fare come dico io? Dovrò andare da solo, e la mia compagna? Da sola a casa?
Questi dubbi mi attanaglialo ogni giorno: dovrei parlare con lei, ma cosa risolverei? La farei cadere in depressione facendola sentire una fallita visto che lei sa perfettamente di vivere sulle mie spalle.
Non so che fare, se aiuterebbe un percorso psicologico.
Sto male, non vivo come vorrei.
Buongiorno, ragazzo 32, meglio dire uomo di 32 anni. Che le pare? come le suona la parola uomo e non ragazzo? Nella sua letterea mancano alcune informazioni molto importanti: quanti anni ha la sua compagna? e sua figlia? come vi siete conosciuti? come mai è venuta a vivere in casa sua, quali erano gli accordi? Teme di dirle che non è sereno, ma se questa persona la ama possibile che non se ne accorga? Oltre a farla cadere in depressione, come lei dice, cos'altro teme? e lei cosa teme per se stesso? Potrei continuare ancora, ma come vede ci sono molte incognite e le stesse domande bisognerebbe rivolgerle alla sua compagna. E' sicuramente utile un percorso sia per lei, che per voi come coppia.
Se desidera può contattarmi sul portale.
Grazie e buone riflessioni