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presentazione
Psicologa clinica, sono da anni interessata al tema del lutto e della perdita e offro consulenza, sostegno e psicoeducazione come libero professionista in tutte quelle situazioni in cui si sperimenta una sofferenza legata ad una separazione.
Ogni esperienza di vita che comporti un distacco da una persona, da un animale o da una situazione/condizione per noi significativa può innescare un vissuto di lutto.
Che sia la fine di una relazione amicale o amorosa, un divorzio, la morte di una persona cara o del proprio animale, l'interruzione di una gravidanza o la perdita del proprio lavoro o della propria casa o la scoperta di una malattia, è normale sperimentare sensazioni complesse e spesso molto dolorose.
Tutte queste situazioni di vita posso minare il nostro equilibrio, farci improvvisamente sperimentare un senso di vuoto e solitudine o la sensazione che si stia creando una frattura irreparabile tra il nostro passato e il nostro futuro. Rabbia, tristezza, senso di colpa, paura, difficoltà a dormire o a concentrarsi, mancanza di appetito, stanchezza e irrequietezza sono tutte evenienze in cui ci si può imbattere se si è alle prese con una perdita per noi importante.
Questo vissuto di lutto può essere diverso nelle sue manifestazioni (per qualità, intensità e durata delle reazioni emozionali) fra le diverse persone ma a tutti richiede un lavoro e un tempo per essere elaborato. Un tempo che spesso in una società che va di corsa come la nostra ci sembra non sia possibile concedersi.
Spesso accade che l'ambiente che ci circonda ci suggerisca in qualche modo di spingere sull'acceleratore per rimettersi in carreggiata ma che nonostante l'impegno profuso permanga una sensazione di insoddisfazione e malessere. Può succedere che per quanto ci si sforzi di allontanare il dolore, quest'ultimo, continui ad esserci e a farsi sentire.
“E’ come tenere una palla sotto l'acqua. Fintanto che la si spinge resta sotto la superficie. Poi però le braccia si stancano, e appena si allenta la presa la palla salta fuori.” *
In queste situazioni può essere allora utile concedersi uno spazio e un tempo in cui sia possibile dar voce al proprio dolore, in cui sia possibile accogliere ed elaborare le proprie emozioni e i propri sentimenti, per ritrovare quell'equilibrio che ci sembra irrimediabilmente perso.
Non solo, la perdita che ci sollecita o obbliga a cambiamenti spesso molto dolorosi potrebbe diventare, se elaborata, occasione di crescita e maturazione interiore, verso una maggiore consapevolezza di quelli che sono i valori che guidano le nostre scelte e la nostra esistenza.
*Russ Harris (La trappola della felicità, 2010)
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