Mio figlio di 7 anni ha difficoltà a socializzare
Buongiorno, vi scrivo perché io e mia moglie non sappiamo come aiutare nostro figlio a socializzare con gli altri bambini, sia a casa che a scuola.
Fin da quando era più piccolo non ha mai cercato molto la compagnia di altri bambini, preferisce per esempio stare con me o i suoi nonni a fare l'orto, catturare insetti, ragni, formiche ecc.. e rinchiuderli nei barattoli di vetro.
Come ho già detto avevamo notato questa sua difficoltà nel socializzare spronandolo a giocare con gli altri senza ottenere grandi risultati, si rifiuta e addirittura se insistiamo si arrabbia.
Ieri abbiamo avuto i colloqui con le maestre e ci ha fatto molto male sentire anche da loro che nostro figlio viene escluso dal gioco, viene preso in giro anche per la la sua altezza perché è un po' bassino, lui oltretutto è permaloso e si arrabbia facilmente, così preferisce stare con i grandi.
Le maestre in questo caso come possono aiutare mio figlio a inserirsi nei gruppi che creano i bambini nel gioco?
io e mia moglie cosa dobbiamo e possiamo fare per aiutare nostro figlio?
Salve sig. Valerio,
in merito al quesito che pone alla nostra attenzione, innanzitutto per quanto riguarda quello che potete fare voi genitori sarebbe fondamentale essere con lui sereni e positivi, evitando di trasmettergli preoccupazione e insicurezza nei suoi riguardi, anzi puntare a sottolineare e apprezzare spesso le sue qualità e i traguardi/obiettivi che raggiunge, facendogli capire e dimostrandogli allo stesso tempo che voi ci siete per lui e siete disponibili ad ascoltarlo per qualsiasi cosa (e per partire dalla teoria leggere insieme a lui qualche storia che riguardi questo tema può già aiutarlo in vari modi, ovvero a diventarne più consapevole, a capire che è un problema possibile e che hanno anche altri, e quindi a iniziare a rifletterci con obiettività in modo da trovare delle soluzioni), e quindi nel merito della difficoltà a socializzare, potreste ottenere più risultati, non tanto facendoglielo presente e dicendogli direttamente di essere in modo diverso, perché questo non fa altro che farlo sentire ancora più a disagio e sottolineare il suo problema, quanto piuttosto aiutandolo indirettamente a diventare più bravo a stare con gli altri bimbi e accompagnandolo in ciò, quindi per esempio invitando voi qualche amico o parente della sua età che magari già conosce o che ritenete giusto per aiutarlo, oppure creando/facendo capitare situazioni di socializzazione come feste o incontri, in modo che non si senta obbligato a farlo e quindi sia spinto a mettere subito un muro con gli altri, ma arrivi a farlo per caso e gradualmente, e quindi lo veda come più possibile, e la stessa cosa potete spiegarla e suggerire di applicarla anche alle maestre nell’ambito scolastico. Spero che queste prime indicazioni possano aiutarvi ad affrontare il problema e vederne una via di uscita, in ogni caso rimango a disposizione per un ulteriore approfondimento sia in studio (Montevarchi provincia di Arezzo), sia online tramite videochiamate o chat.