Rapporto con i genitori a 30 anni
Buongiorno sono una ragazza di 30 anni
Vivo ancora con i miei perché sto cercando lavoro...laureata in scienze dell'educazione...
Inizialmente quando ero un po' più piccolina ho avuto diversi diverbi con i miei per via delle mie scelte...ho provato a spiegare tutte le mie motivazioni dei miei comportamenti, ma non ha mai funzionato, nel senso che mi hanno sempre detto di comprendermi ma in realtà è tutto il contrario...ancora a 30 anni devo sentirmi dire chi dovrei frequentare, chi non devo...insomma in pratica tutte le mie scelte sono sbagliate....sto con un ragazzo che loro non accettano perché inizialmente non aveva lavoro, adesso fortunatamente ha iniziato il suo lavoro e nonostante questo, i miei non vogliono accettarlo come non vogliono accettare la sua famiglia ...così ogni tanto sono costretta a dire bugie anche se non vorrei per niente....ma il confidarsi con i miei non ha funzionato anzi inizialmente pensavo fosse così invece no....quindi qualsiasi cosa vado a fare, qualsiasi azione divento ansiosa perché penso che sia sbagliata...o penso che lo scoprano e penso che non sia normale a 30 anni avere queste ansie continue per cose che come dico sempre siano normali alla mia età e per chiunque...non so più come comportarmi...ho provato davvero a spiegare, a chiarire ma sembra che i miei tornino indietro di anni 800..-
È normale che ogni tanto ho dei blocchi anche nell uscire con chiunque per paura che i miei mi possano giudicare? O ho dei blocchi nel dire ai miei cosa ho intenzione di fare nelle mie giornate? Ripeto ormai non dire tutto ai miei è diventato un abitudine perché ho vissuto sempre con " il terrore" di far la cosa sbagliata su qualsiasi cosa....senza dire che inizialmente all università non rendevo tanto o dicevo bugie sui voti questo perché per non deluderli cercavo almeno una volta di farmi lodare dai miei...seconda situazione non capisco perché non devono esser felici per le mie scelte a 30 anni, io credo che a un certo punto della vita bisogna scegliere per sé e non per piacere ai genitori...però spesso fai quelle cose che piacciono a loro, ma sai d starci male perché non è realmente ciò che voglio...mi chiedo perché noi dobbiamo sempre assecondare i genitori e loro invece no? Perché se vedono la figlia felice non sono felici loro? Pensavo che crescendo avrebbero capito che sono una persona adulta e che responsabile significasse saper scegliere con la tua mente e non quella dei genitori, perché se uscire con i genitori di lui è esser irresponsabili allora non ho capito nulla...io personalmente mi sento responsabile e matura...non faccio nulla di male, sono solo socievole, ho amici che mi vogliono bene eppure i miei sembrano felici ma so che non è così...Quindi per questo mi sento spesso sbagliata.
Salve cara Maria,
dalla sua richiesta traspare molta stanchezza nel portare avanti il rapporto con i suoi genitori, che sembra essere stato sempre un po' complicato, e che inevitabilmente influenza il suo umore e la sua stabilità dal momento che vive con loro, e quindi deve averci a che fare quotidianamente, situazione a cui quindi vorrebbe trovare una soluzione. Essendo presente da molto tempo, è chiaro che ci sono stati tanti motivi/variabili che lo hanno influenzato, che si possono ricostruire, ma non cambierebbero il presente, che è ciò su cui è importante e si può intervenire ora.
Al riguardo, quindi, quello che intanto può esserle di aiuto è iniziare a riflettere sul fatto che i genitori sono importanti e sarebbe preferibile un rapporto positivo con loro, ma altrettanto lo è lei e la sua vita, perciò può iniziare a fare la differenza e a farle vedere le cose diversamente, innanzitutto centrare d’ora in avanti il suo focus su di lei, piuttosto che partire dal punto di vista dei suoi genitori, in modo da sentirsi più libera e quindi riuscire a esprimersi per quello che è, piuttosto che fare scelte che non vuole lei o mentire/nascondersi su chi è lei e cosa vuole; da qui, poi, potrebbero aprirsi scenari differenti come conseguenze nell’atteggiamento dei suoi genitori, che è più facile che cambino, se lei si comporta diversamente con loro, mostrando più convinzione e meno soggezione a loro, piuttosto che confidandosi o cercando di convincerli a parole del contrario. E più succederà questo, più lei riacquisterà sicurezze e fiducia in lei, e potrà così anche dimostrare nei fatti di essere matura e degna di apprezzamento, per es. trovando lavoro, stabilizzandosi nella vita personale e magari trovando una sua dimensione fuori dalla casa dei suoi genitori.
Spero intanto che questo le sia di aiuto, mi faccia sapere e tenga in considerazione la possibilità di un consulto con me, online viste le distanze geografiche.
Cordiali saluti
Dott.ssa Nazaria Palmerone Psicologa