Ho da mesi attacchi di pianto
Buongiorno, sono una ragazza di 22 anni e da mesi ormai mi ritrovo soggetta a continui momenti di tristezza e crisi.
Sono in una situazione difficile in ambito familiare dopo essermi ritrovata costretta alla porta di casa per la mia sessualità. Da un anno ormai ho una ragazza, una persona che mi supporta e mi vuole bene ma quando accidentalmente i miei genitori (molto conservatori e da parte di mio padre iper religiosi) sono venuti a conoscenza della cosa ho dovuto cercare di rinnegare il tutto, nascondermi. Sebbene per un periodo mia madre (conscia della verità) sembrasse perlomeno tollerare la cosa la situazione è precipitata ad inizio novembre quando mi ha chiesto di andarmene di casa perché nessuno in famiglia sopportava la situazione.
Ho avuto in quel momento un attacco di panico abbastanza serio, con la mia ragazza abbiamo deciso nuovamente di insabbiare il tutto (non riuscivo a concepire l'allontanamento forzato) e il malessere sviluppato da quel momento ormai sta peggiorando di mese in mese. Successivamente ho parlato a mia madre di quanto mi abbia danneggiato questo atteggiamento ma non sembra capire.
Ho tanta paura, ho paura di una lontananza sentimentale e fisica dalla mia ragazza (che comunque ha le sue ambizioni e vorrebbe viaggiare, giustamente) non riesco a parlarne con le mie amicizie, con mio padre il rapporto è ormai arenato e con mia madre, a cui un tempo ero tanto legata non riesco ormai più ad essere aperta.
Non vedo soluzione al problema dato che comunque il dialogo è fallito, sono solo stremata e tanto stanca
Laura buongiorno.
Si percepisce nitidamente la fatica che sta facendo, ahimè sui due fronti più potenti a livello emotivo: la relazione intima e la famiglia. Sembra manchino appigli affettivi per il sostegno e la serenità che tutti andiamo cercando, per di più in un momento storico in cui la solitudine si fa sentire forte. Valuti di esplorare un percorso di sostegno, è molto giovane e questo è un grosso punto a suo vantaggio per riparare le basi danneggiate e metterne di nuove in vista di una qualità di vita migliore che sarà lei stessa a costituirsi. Possiamo sperare che gli altri ci "salvino", ma molto spesso ci si trova poi a fare i conti con il fatto che siamo noi stessi a doverlo fare. Lei ne ha le risorse, le metta a buon uso.
In bocca al lupo
Olivia Marchese