Psicologa - Psicoterapeuta
Psicopatologia
La relazione suggestiva è una relazione in cui il nucleo fondamentale della psicoterapia è fondato sulla creduta onnipotenza dello psicoterapeuta. La relazione di sostegno è una relazione d'aiuto psicologico in cui si offre una capacità di contenimento delle paure, si evidenziano le cose positive, si aumentano le difese psicologiche. La relazione interpersonale soggettiva è una relazione che va verso una maggiore comprensione di sé, di tipo psicologico e psicoterapeutico. Vi sono vari tipi di prevenzione: la prevenzione primaria riguarda identificare le condizioni di rischio potenziale e intervenirvi a priori. La prevenzione secondaria è un intervento precoce all'inizio di una malattia per evitare che peggiori e contenerla. La prevenzione terziaria è la riabilitazione di un soggetto normale o malato per evitare che si riammali o peggiori le sue condizioni psicologiche.
Bergeret vuole rivelare la struttura dei sintomi: afferma che se un individuo ha un sintomo nevrotico non è detto che sia nevrotico, perché potrebbe avere una patologia psicologica coperta dal sintomo. Bergeret dice che, l'individuo può avere la struttura nevrotica e la struttura caso-limite. Shapiro dice che l'io usa un suo stile nel comportamento: nel caso dei pazienti con psicopatologia, bisogna dire a una persona la verità che è in grado di tollerare, anche nei casi in cui il paziente nega la malattia.
Nella psicopatologia ad esempio vi sono varie illusioni effettive che sono causate da ansia, paure. Inoltre vi sono le paramnesie, differenti dalle amnesie causate da una malattia generale. Le paramnesie di dividono in: illusioni della memoria, in cui c'è il ricordo ma manca la collocazione spazio-temporale, oppure vi è un falso riconoscimento, quando vi è una produzione compensatoria dei fatti. È tipico dei disturbi affettivi, ad esempio depressione e mania. Le confabulazioni sono sostituzioni di un ricordo, la paramnesia fantastica è quella in cui vi è un ricordo vicino al delirio, in cui l'immaginazione diventa ricordo. Nella pseudologia fantastica, il soggetto ha una fantasia al milite della menzogna.
Secondo Jasper vi sono 4 tipi di coscienza dell'io. La coscienza dell'attività dell'io: è la produzione psichica del tipo "sono consapevole di stare agendo", la coscienza dell'io dell'unità: è la coscienza che l'io ha che le varie funzioni psichiche fanno parte di sé e che possiede anche altre funzioni sempre facenti parte dell'io "sono io che percepisco". Vi è la coscienza dell'io dell'identità, cioè riguarda il tentativo di mantenere la coscienza di sé stessi nel tempo. La coscienza dell'io della delimitazione è invece la divisione tra sé e gli oggetti. Tra i disturbi della coscienza abbiamo i disturbi della coscienza quantitativi può essere anche uno stupore isterico o melanconico. I disturbi qualitativi sono il restringimento del campo della coscienza nello stato crepuscolare, o una disorganizzazione nello stato confusionale, ad esempio l'isteria. La depersonalizzazione può essere autopsichica, somatopsichica e allopsichica. Hanno alterato il vissuto dell'io rispetto a sé stesso e della realtà, vi è estraneità, dubbio, distacco, si ritrovano anche nelle nevrosi e borderline. Le cause dei disturbi della coscienza dell'io sono esaurimento, stress emotivo, e altri. La depersonalizzazione è di tre tipi: autopsichica dove il soggetto non sente più il vissuto di continuità di sé stesso, rifiuta a sé stesso la coscienza delle cose, vi è automatismo mentale, anaffettività. La depersonalizzazione somatopsichica è quella in cui vi è autoscopia, tipo la Sindrome di Cotar, il soggetto nega il corpo, vi è delirio nichilistico, delirio di immortalità, vissuti percettivi alterati.
La derealizzazione riguarda vissuti di allontanamento dalla realtà, è presente anche nelle nevrosi. Secondo Bergeret la depersonalizzazione dipende da uno sdoppiamento dell'io, mentre la derealizzazione da uno sdoppiamento dell'imago, come nel meccanismo borderline. Nel pensiero dissociato i risultati al test delle macchie di Rorschach evidenzia il paziente confonde macchie con ideazioni negative, nel pensiero utilizza formule che non c'entrano niente, inoltre parte da un concetto e poi devia il pensiero. Mostra idee prevalenti o dominanti; è un'idea troppo presente nella mente del soggetto, che non è libero di pensare ad altro. Non c'è più l'utilizzo di rappresentazioni simboliche nel pensiero.
L'alterazione del contenuto del pensiero è rappresentato dal delirio, cioè un errore di giudizio sulla realtà che permane e resiste alla prova dei fatti, i mass media contribuiscono a certi tipi di delirio. Nel delirio primario vi è un disturbo nel contenuto del pensiero correlato a uno stato affettivo, traumi, è spiegabile alla luce della storia del soggetto. Nel delirio secondario vi è un disturbo secondario, ad esempio nel delirio depressivo, quando il disturbo primario è la depressione e un sintomo è il delirio.
Nell'anoressia vi è un rapporto delirante col proprio corpo, il loro peso passa in secondo piano rispetto alla gravitò delle loro angosce, al loro essere donne e adulte, c'è la negazione di un meccanismo patologico grave, questo meccanismo fa dimenticare alla paziente alcune parti della realtà.
I deliri depressivi si dividono in vari tipi. Vi sono i temi dell'indegnità, in cui il vissuto di incapacità è accompagnato dal vissuto di non essere degno, il soggetto si costruisce una colpa che non ha commesso. Vi sono i deliri di colpa che sono conseguenti al tono dell'umore. Ad esempio nel delirio di rovina vi è un sentimento di catastrofe, può essere esteso al mondo. Vi è il delirio di gelosia, che non sempre è presente. L'ipocondria, è la paura di essere malati, vi è l'attenzione focalizzata su tutti gli stimoli che vengono dal corpo e devono confermare uno stato di malattia. Vi sono differenze tra ipocondria e delirio ipocondriaco: la prima è la preoccupazione di avere una grave malattia, il delirante non si rivolge dal medico perché pensa che per lui non ci sia speranza. Vi sono i deliri somatici, il soggetto è convinto di avere un corpo con caratteristiche bizzarre e strane. Nel delirio nichilistico il paziente depresso negala sua stessa esistenza, nega parti di sé. Un caso è la sindrome di Cotard accompagnato da deliro nichilistico e di immortalità. Nel lutto il soggetto sente più dolore rispetto a quanto ha investito libidicamente nel soggetto perso. La psicanalisi affermano che l'odio e l'aggressività scatenano il dolore e la depressione. È una rabbia introiettata. Questa identificazione scatena sentimenti di vergogna a causa del confronto con un ideale dell'io esigente. La perdita può essere reale o fantasmatica, la perdita fa introiettare l'oggetto, e questo odio scatena la depressione. Un oggetto sufficientemente buono permette di integrare l'amore con l'odio.
I meccanismi di difesa sono modalità psichiche che aiutano il soggetto a tollerare angosce o impulsi sessuali inaccettabili. Tra queste vi è lo spostamento è tipica della nevrosi fobica, è una strategia usata per difendersi da un conflitto interno, trasformano la pulsione su un oggetto esterno. La paura interna diviene paura esterna, anche qui la rimozione non è più sufficiente, e il pericolo interno viene percepito. Nell'inibizione si perde la voglia di fare una determinata attività allo scopo di frenare l'ansia data dall'esistenza di impulsi inaccettabili e l'oggetto che prima era piacevole diviene veicolo di motivazioni inconsce. Nella razionalizzazione si danno spiegazioni logiche o razionali di emozioni interne e inconsce. Il soggetto fornisce una ragione fittizia ma plausibile; la motivazione nascosta può riguardare sentimenti di affetto che mettono a disagio il soggetto. Il soggetto è molto poco consapevole della motivazione. Nella formazione reattiva il soggetto trasforma i propri pensieri e sentimenti inaccettabili con comportamenti, pensieri e sentimenti opposti. L'impulso o affetto originario è giudicato inaccettabile dal soggetto che mette in atto una sostituzione inconscia. Evita sentimenti di colpa inaccettabili. È tipica nella nevrosi ossessiva, e della fase anale nella contrapposizione ad esempio tra sporco e pulito. Il vantaggio primario è quando una malattia psicologica riesce ad allontanare l'angoscia, il vantaggio secondario è quando il paziente sta bene da malato perché può manipolare la gente e controllarla. L'isolamento è tipico della nevrosi ossessiva, l'idea entra nel conscio, l'affetto rimane nell'inconscio. Tipiche sono le ossessioni impulsive, dette nevrosi da impulso o fobie da impulso. L'affetto o impulso è pienamente espresso ma è indirizzato erroneamente a un bersagli meno conflittuale.
La regressione è un meccanismo di difesa in cui il soggetto torna a stadi evolutivi precedenti. È un meccanismo psicologico utilizzato nella vita quotidiana per creare empatia. È legato al concetto di fissazione, cioè non si riesce a risolvere un problema psicologico patologico dello stadio orale, o anale o genitale. Nel diniego il soggetto nega un contenuto che ha un impatto emotivo intollerabile, o nega un dato di realtà. Nella negazione il soggetto riconosce il dato di realtà, ma si comporta come se non fosse vero, ad esempio nega un lutto. Nella scissione, tra le altre, tipica della patologia borderline, nel bambino si rappresenta una divisione tra seno buono e cattivo, le parti cattive scisse vengono proiettate quando la scissione ha anche contenuti proiettivi. Nella dissociazione le funzioni mentali si scindono così da consentire l'espressione di impulsi proibiti inconsci, senza che la persona avverta nessuna responsabilità per le sue azioni. Poi la persona passa da uno stato di restringimento della coscienza in cui c'è rimozione dell'accaduto.
BIBLIOGRAFIA
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G. Gennaro:"Manuale di sociologia della devianza"
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