Ho troppi sbalzi d'umore
Buongiorno a voi tutti. Sono qui a scrivervi perché ho visto che c'è qualcuno come me, che non può rivolgersi ad uno psicologo, in maniera fisica. Sono qui per dirvi che ho troppi sbalzi d'umore. Il mio è sempre cupo, triste, tendo a piangere sempre e mi rinchiudo in casa. Le mie uniche uscite sono la domenica per andar dai miei suoceri o dai miei genitori, accompagnare e andare a prendere mia figlia dall'asilo. Mio marito non mi fa più uscire, perché ho avuto una sbandata lo scorso anno, durata poco tempo e i primi di gennaio gliel'ho detto e quindi niente più uscite con le amiche. Si ho tradito mio marito. Non l'ho fatto perché non li voglia bene, anzi. È un ragazzo bravissimo, pensa alla nostra famiglia, lavora. Il problema è uscito fuori col tempo, sono quasi 4 anni che siamo sposati e sono accadute varie cose che mi han portato ad allontanarmi da lui. Non mi ha protetta e difesa quando sono stata attaccata dai suoi, quando sono rimasta incinta. Ho molte lacune, molte ferite a cui non sono mai riuscita, portar sollievo. Una situazione familiare, da parte dei miei molto complicata. Abbiamo perso la casa molto anni fa per colpa di strozzini e tutt'ora non ce ne siamo liberati. Ho aiutato economicamente i miei quando ho potuto, nascondendolo a mio marito. Quando l'ha scoperto abbiamo avuto una brutta lite. Ci sono tante altre cose. Ho solo bisogno di capire, perché non riesco a combinare nulla. Non riesco a portar a termine una dieta. Non mi è possibile andar in palestra o andar a camminare perché non posso uscire. Non so come uscirne. E specialmente, non faccio che pia Fede quando sono sola. Mi sento sola. Non so che fare.
Buonasera Chiara,
a volte è difficile riuscire a sfuggire a delle dinamiche interne, profonde e inconsapevoli, che ci portano ad auto-sabotare la possibilità di essere felici (boicottare la relazione, la dieta, la possibilità di uscire e fondamentalmente di vivere!). E' come se non ci fosse il "permesso" a vivere o a essere felici, e questo è molto faticoso da sopportare e a volte può anche far sentire di voler cambiare e non riuscire!
Tuttavia non è un vicolo cieco, è certamente necessaria una motivazione a cambiare, ma anzitutto a guardarsi dentro, con l'aiuto di un'esperto. Ovviamente questo non è possibile attraverso uno schermo, poichè la via per il benessere psicologico è segnata anzitutto da una buona relazione tra paziente e terapeuta. Il terapeuta mette le sue competenze a disposizione del paziente, e il paziente ci mette la sua motivazione e le sue risorse, ma basilarmente è la relazione che cura!
Affinchè una relazione sia possibile, quindi, è necessario recarsi presso uno studio di un professionista, conoscersi e iniziare un percorso insieme.
Il primo passo quindi è lasciare la tastiera e parlare con un professionista di persona!