Nel caso di assenza del padre è meno "dannoso" dir loro la verità o consolarli?
Sono mamma di un bambino di 5 anni, il papà lo ha riconosciuto ma non si è mai preso cura di lui pertanto sono stata costretta ad interrompere la nostra relazione a circa 6 mesi del bambino. Ho sempre parlato bene di lui,ho calcato la mano per farglielo vedere (nonostante il disinteressamento del padre) e per creare dei piccoli ricordi positivi. L'interesse è andato via via scemando tanto che ormai lo vede una volta l'anno. Mi è stato consigliato di spiegare al bambino che l'assenza del papà è dovuta alla sua incapacità di fare il padre, di non riuscire a prendersi cura di lui. Tra l'altro da quando mio figlio ha un anno frequento una persona, da due anni convivo e da un anno sono sposata con lui..ed ora è anche in arrivo un figlio.
Ho spiegato a mio figlio che il suo padre naturale non ha le capacità per fare da padre e che il mio compagno lo aiuta a crescere ogni giorno insieme a me, ma ultimamente mi dice che è arrabbiato con il suo papà naturale perchè non si fa vedere, che gli manca e che a lui piaceva quando gli faceva i regali (i 3 regali che nella sua vita ha ricevuto da lui) e sta sera ha aggiunto che lui ama di più il suo papà naturale rispetto al mio compagno. Premetto che rispetto i suoi sentimenti e non voglio forzarlo nei rapporti d'amore ed affetto,però mi domando se sia giusto intervenire, rimarcare, sottolineando l'incapacità genitoriale del padre o se dovrei solo consolarlo e dirgli che appena suo padre potrà lo verrà a vedere.
Sottolineando l'incapacità del padre non creo un'immagine negativa del padre e quindi anche di tutta la figura paterna in generale? Così potrei pregiudicare l'idea che avrà nella vita di papà?
Grazie in anticipo per le risposte.
Salve Silvia, ho letto con attenzione la sua lettera. Quando ci sono queste situazioni, è sempre difficile trovare il giusta misura tra il far conoscere tutta la verità ai figli e il bisogno di tutelarli per il loro benessere. Penso sia stata brava a mantenere una buona immagine del padre, perchè dobbiamo sempre ricordarci che le figure genitoriali, sono anche parti interiori, che come lei giustamente ha colto possono pregiudicare la nostra crescita e in futuro il nostro modo di essere padri e madri. La nuova figura maschile, è senz'altro positiva per suo figlio, ma è capibile che lui senta affetto per il padre naturale. Penso anche, che consolandolo e dicendogli che appena il padre potrà, lo verrà a vedere, lei possa alleggerire e rendere meno duro il fatto che il vero padre lo veda così poco. Crescendo , vedrà che sarà suo figlio a darsi le giuste risposte . Intanto lei ,avrà contribuito a rendegli meno dura questà verità. Quando, lo sviluppo emotivo di questi ragazzi matura, è sorprendente come riescano a vedere, tutte le fragilità dei loro padri e delle loro madri e a trovare e capire il vero motivo del loro agire.
Buona Vita!