Penso al suicidio ogni giorno
Odio tutto. Odio me stessa. Odio la mia vita. Odio chiunque. Non c'è la faccio più. Penso al suicidio ogni giorno, e ogni volta che ci penso sento come una sensazione di sollievo, lo riconosco come l'unica via per ritornare ad essere felice, è una salvezza. Ho avuto problemi sin da piccola. Quando i miei genitori si sono separati avevo attacchi di rabbia e finivo per farmi del male da sola. Mio padre piano piano si è sempre più ammalato ora è costretto in un letto. E ogni volta che lo vediamo è sempre perché la sua badante ha il giorno libero. Se non fosse per questo giorni non se ne fregherebbe minimamente di me e di mia sorella. Pratico l'autolesionismo da quasi 4 anni. Il mio corpo mi fa schifo, ricoperto di cicatrici che non vanno via. Mai sorella alcuni anni fa ha sofferto di depressione appena si tagliava lo mostrava subito a mia madre. Io ho sempre nascosto tutto, anche tutte le notti passate a piangere nel bagno. Nessuno si è mai accorto di niente. I miei amici fanno finta di niente quando ad esempio ci cambiamo nei spogliatoi. La strada mi sempre troppo lunga ed è tutta oscurata dal dolore che provo ogni giorno. Ogni volta che sento che una ragazza mi possa dare una speranza di felicità sorgono mille problemi e soffro solo di più. L'ultima relazione l'ho costruita solo sul vederci per avere rapporti sessuali che sono l'unica sensazione che provo diversa dal dolore. Ormai nel mio futuro non vedo niente. Mi sento sempre inferiore a tutti. Sento una solitudine immane. Scrivo su questo sito come ultima possibilità per trovare motivi per non uccidermi. Anche se è un chiodo fisso nella mia mente. Non riesco più. Voglio solo stare bene e l'unico modo che trovo è andare via da qua.
Cara Martina,
le tue parole arrivano forti e chiare, come lame che fanno male, come un grido profondo che chiede di trovare un appiglio in una vita che senti ti ha ferito profondamente, una vita che oggi ti appare ingiusta e tanto dolorosa, che sembra schiacciarti e averti sottratto ogni speranza. Eppure sei qui, perchè dietro tutto quel dolore c'è ancora un cuore che batte e che chiede solo di essere accolto ed ascoltato, e di prendersi cura di quelle ferite che da tanto tempo sanguinano. Questo, probabilmente, oggi, è il posto giusto. Chiedere aiuto quando si sente di non farcela è il primo passo per cominciare a rialzarsi.
Psicologa, Psicoterapeuta - Napoli - Avellino