Buongiorno Stefano, comprendo la sua difficoltà che sembra coglierla impreparato. Si è rivolto già presso uno specialista? Sono colpita dal fatto che non parla dei problemi reali che accenna, successivi al momento "traumatico". Leggendo, ho poco su cui interpretare, le notizie sono riferite a cose ordinarie, non legate alla paura o all'angoscia di sua figlia. Per esempio sarebbe importante sapere quando ha avuto questo momento, cioè a che età e in quale contesto della sua e della vostra storia familiare. Sua figlia ha lasciato intendere il sentimento dell'abbandono, come, con quali parole? Che idea ve ne siete fatti? Cosa ne dicono le altre figure di riferimento, a scuola vive con paure simili? La saluto cordialmente.