Rapporto di Coppia e Famiglia d'origine
Vivere un rapporto di coppia può esser considerata una delle esperienze più belle e arricchenti che un individuo possa sperimentare, soprattutto se ha la fortuna e capacità di impostarlo in modo positivo, ma potrebbe diventare anche negativo e deludente, laddove questo non funzioni e i momenti di crisi siano maggiori di quelli di benessere. Su questo tema è stato scritto tantissimo e la letteratura è colma di testi che ci fanno capire che nonostante il passare dei tempi, le problematiche che la coppia presenta sono più o meno le stesse, anche se espresse con diverse sfaccettature e modalità.
Quando due persone iniziano una storia, si trovano a vivere la prima fase di innamoramento che viene considerata come la più bella, in quanto vi è una visione idealizzata dell’altro, e una tendenza a esaltare gli aspetti positivi del momento vissuto. Col tempo questa fase passa, e quello che era considerato un rapporto idilliaco, assume delle connotazioni più reali, in quanto assieme ai pregi emergono anche i difetti reciproci. Quando la coppia decide di proseguire il rapporto, nonostante questo processo di disillusione, comincia a scontrarsi con tutta una serie di problematiche, che mettono a dura prova la sua crescita, ma se superate, permetteranno di gettare le basi per la creazione di un futuro insieme.
I due individui che decidono di formare una coppia, portano con se, oltre che le proprie caratteristiche, anche i modelli e le aspettative delle rispettive famiglie d’origine, per cui si incontrano due storie familiari, con complessi giochi di relazioni, aspettative, miti e credenze. Avere in mente questo aspetto, permette di capire quanto possano essere numerose le variabili che influiscono sella buona riuscita di un rapporto di coppia.
Uno degli aspetti che maggiormente influenzano la creazione del nuovo legame è il mancato svincolo dalle rispettive famiglie d’origine, e questo aspetto se non adeguatamente risolto, può portare difficoltà sia nel creare un solido progetto di coppia che nella determinazione della rottura di un matrimonio o convivenza.
Una delle fasi evolutive più difficili che un essere umano si trova ad affrontare, è il processo di individuazione e differenziazione dalla famiglia d’origine. Generalmente un individuo comincia a lavorare verso lo svincolo dalla sua famiglia d’origine sin dall’adolescenza, ma questo processo raggiunge il suo apice quando decide di intraprendere un percorso di autonomia sia economica che emotiva dal proprio nucleo familiare originario.
Separarsi dal contesto familiare in cui si è cresciuti è un processo graduale che non finisce mai e che ha un enorme influenza sulle nostre scelte future e anche sulla scelta del partner. Per alcune persone il legame di coppia può costituire un fine sociale, più che un mezzo di crescita personale, per altre può avere un carattere utilitaristico, ma generalmente i motivi principali che spingono le persone a stare in coppia vanno ricercati nei sistemi motivazionali interni che regolano la vita dell’essere umano: in questo caso il bisogno di attaccamento-accudimento e quello sessuale-riproduttivo. Il primo è legato alla ricerca della sicurezza mentre il secondo è connesso alla conservazione della specie. A questi naturali bisogni dell’essere umano, spesso si aggiungono anche altri fattori che condizionano il suo agire come: le pressioni sociali; le aspettative familiari; le insicurezze personali, e i repentini cambiamenti di una società in continuo mutamento.
Quando viene mantenuto un rapporto molto stretto e di dipendenza con la famiglia d’origine, le proprie scelte e il proprio agire possono essere condizionati da miti o credenze presenti all’interno della stessa, per cui si desidera un particolare tipo di legame reputando che questo sia il più idoneo al proprio stile di vita solo perché accettato dal proprio sistema familiare, in tal caso i bisogni personali verranno trascurati e ci si troverà a vivere un rapporto che non ci soddisfa.
Una situazione altrettanto problematica può essere quella in cui ci si voglia ribellare al mandato familiare, e lo si faccia scegliendo un partner con caratteristiche opposte a quelle suggerite dalla propria famiglia, anche in questo caso, il futuro rapporto rischia di svilupparsi su presupposti sbagliati, in quanto si tratterebbe di una scelta fatto per andare contro la famiglia, dove l’altro non viene riconosciuto per quello che è realmente ma strumentalizzato in funzione del proprio conflitto.
Altro aspetto, altrettanto influente, di mancato svincolo è quello che deriva dalla difficoltà del genitore nell’accettare che il figlio cresca e possa costruirsi una sua vita. Per una famiglia dove i genitori sono in conflitto perenne e senza l’intervento del figlio non sono in grado di continuare una loro vita coniugale, quest’ultimo rimane con loro per impedire che si separino; oppure laddove uno dei due genitori è venuto a mancare, il figlio ha la funzione di colmare tutta una serie di bisogni coniugali che il genitore cerca di soddisfare impropriamente attraverso di lui, e a cui quest’ultimo ha difficoltà a sottrarsi per non deludere le aspettative che sono state riposte in lui e perdere il potere che ha acquisito.
Questi esempi di mancato svincolo ci permettono di capire perché nonostante la coppia decida di costruire un progetto comune, la “presenza” delle proprie famiglie d’origine possa influire sulla buona riuscita di un rapporto. Si tratta di un processo di crescita che deve avvenire da parte di entrambi e dove i genitori che devono essere in grado di facilitare l’uscita da casa dei figli e tollerare i possibili sentimenti di tristezza e abbandono, solitudine e vuoto, derivanti dalla separazione. Sei i figli sentiranno che i loro genitori non potranno farcela da soli, probabilmente rimanderanno la loro indipendenza, con il risultato di non riuscire a realizzarsi come adulti in coppia.
Capire l’origine di queste dinamiche così complesse, non è semplice, ma ancora più difficile è riuscire ad uscirne da soli. L’aiuto si un professionista esperto, può aiutare ad individuare sia individualmente che in coppia, i nodi che non permetteranno alla coppia di evolversi e di raggiungere quell’armonia necessaria per potersi creare una buona vita insieme.
Psicologo, Psicoterapeuta - Roma
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