Come riconoscere una relazione d'amore malata
Riuscire a vivere delle relazioni affettive sane e soddisfacenti, può essere considerato uno degli aspetti che incide maggiormente sulla qualità della vita, tanto che può condizionare il tono dell’umore e l’energia che riusciamo a mettere nei diversi contesti della vita, come la famiglia, il lavoro e le relazioni sociali.
Tutti quanti, quando iniziamo una relazione d’amore, siamo presi dal momento iniziale che sembra essere magico e ci da l’illusione di un apparente stato di benessere.
Ma non appena questa fase idilliaca viene superata, emergono quelli che saranno altri importanti aspetti che caratterizzeranno la tonalità emotiva della relazione vissuta e non sempre saranno positivi.
A volte capita di ricadere in situazioni disfunzionali simili ad alcune già vissute in relazioni passate, altre volte emergono nuove dinamiche e modalità che ci mettono davanti a delle inaspettate fragilità caratteriali, che ci fanno ricredere sulla bontà della situazione vissuta.
Quando si è dentro una relazione “malata”, non ci si rende conto di vivere una relazione di questo tipo, perché si perde quella oggettività che si ha quando non si è coinvolti e per questo ci può essere la tendenza a sminuire quanto accade.
L’aspetto razionale e quello emotivo, non sempre viaggiano sullo stesso binario, e ciò comporta una difficoltà a percepire correttamente quelli che potrebbero essere degli indici di malessere.
Per riuscire a stabilire quali sono le caratteristiche di una relazione patologica si possono prendere in considerazione alcuni indici che ci fanno capire il grado di positività di una relazione:
Quando in una relazione affettiva sono presenti la maggior parte di questi aspetti è importante cominciare a mettere in dubbio il rapporto che si sta vivendo, perché spesso non farlo può portare a delle situazioni di malessere estremo, che influiscono sulla qualità della propria vita.
Piuttosto che arrivare a vivere situazioni estremamente dolorose e patologiche, è importante riuscire a fermarsi prima e chiedere aiuto ad uno psicoterapeuta che possa essere d’aiuto sia individualmente che in coppia, per uscire dall’impasse patologico che si è venuto a creare.
Riuscire a chiedere aiuto non è semplice, perché spesso non si vuole ammettere ne con se stessi, ne con chi ci sta intorno, il livello di patologicità della relazione vissuta, ma riuscire a farlo è il primo gradino da percorrere per raggiungere quello stato di benessere tanto ambito.
Psicologo, Psicoterapeuta - Roma
commenta questa pubblicazione
Sii il primo a commentare questo articolo...
Clicca qui per inserire un commento