Come affrontare un momento di crisi ed uscirne a testa alta?
Tutti noi nella vita, abbiamo affrontato e affronteremo un momento di crisi; la parola deriva dal verbo greco krino = separare, con ciò si intende la presenza di un avvenimento che separa un modo di vivere, essere o pensare da un altro.
La presenza di un momento di crisi può essere distinta in base a due modalità scatenati principali, una interna e una esterna: si parla di causa interna quando in seguito ad un malessere, che perdura da tempo, emerge la necessità di cambiare perché non si riescono più a sostenere delle modalità disfunzionali che generano malessere, in questo caso la crisi e che ha quindi una funzione evolutiva; si parla di crisi da causa esterna, quando accade un evento, spesso accidentale, che determina una forte frattura e necessita di un cambiamento per poter trovare un nuovo equilibrio.
In entrambe le situazioni, vengono alla luce tutta una serie di vissuti emotivi, tipici dell’incertezza per il futuro, come paura, ansia, angoscia, insicurezza, tristezza, sensazione di spaesamento, etc.. Questi aspetti, se affrontati con la giusta consapevolezza ed introspezione, possono diventare un’ottima opportunità di cambiamento e di crescita. Entrando più nello specifico, si parla di crisi derivante da eventi esterni, quando si ha a che fare con eventi inaspettati come: alluvioni, terremoti, smottamenti, crisi economiche, attentati terroristici, etc., che sconvolgono il vivere quotidiano ed impongono un cambiamento radicale nel proprio stile di vita. Quando questi eventi accadono, producono dei cambiamenti impensati, e dopo lo scossone iniziale, diviene automatico cercare di ricreare, se possibile un equilibrio simile a quello perso, perché ritenuto più funzionale alla propria vita. In questi casi poiché l’origine è spesso traumatica, è importante che la crisi venga affrontata con il giusto supporto per poterla elaborare e andare avanti.
Quando la crisi deriva da un processo di maturazione interiore, ha una funzione evolutiva, e si sviluppa in modo diverso rispetto a ciò di cui si è parlato precedentemente. Si tratta di un processo che matura pian piano, e che spesso deriva dall’accumularsi di più situazioni che non fanno star bene, goccia dopo goccia, si arriva a mettere in discussione se stessi, il proprio lavoro, la propria vita e le relazioni più significative, con l’intento di porre fine ad uno stato di malessere, per cercarne uno di maggiore benessere. Nel caso di una crisi lavorativa, si mette in discussione un lavoro che non piace, assumendo la consapevolezza di voler trovare qualcosa di migliore e magari più in sintonia con in propri bisogni e con le proprie attitudini; spesso, soprattutto in un epoca di incertezza lavorativa come la nostra, è molto difficile scegliere di lasciare un lavoro che non piace, ma sicuro, per buttarsi verso qualcosa di più piacevole e stimolante, ma che non offre certezze, la paura spesso blocca questo passaggio, tanto che si preferisce mettere da parte le proprie ambizioni ed accontentarsi con tristezza di ciò che si ha.
Una buona dose di coraggio, può offrire lo stimolo per affrontare le paure dell’incertezza del proprio futuro, ed aiutare a scrivere una nuova pagina della propria vita lavorativa. Nel caso della crisi di coppia, avviene un processo simile, spesso si stagna in situazioni in cui non si sta bene, e nonostante la consapevolezza di dover cambiare, le paure più profonde bloccano questo processo. La crisi di coppia, sorge in genere quando si verifica una fase di stallo ed il rapporto non fa star più bene almeno ad uno dei due protagonisti della relazione; una volta cominciata, l’obiettivo diventa quello di trovare un nuovo modo di stare meglio insieme o di chiudere una relazione ormai logora. Anche in questo caso, le paure più profonde, come quelle del cambiamento, della perdita, della solitudine, del separarsi, etc.., possono bloccare questo processo. Spesso ci si illude che cambiando il partner, possano modificarsi delle dinamiche disfunzionali, ma se queste sono talmente profonde e inconsapevoli, si riattiveranno quando ci si troverà nei legami successivi; in questi casi occorre avere l’umiltà per guardarsi dentro e decidere di affrontare la crisi sino in fondo, piuttosto che fuggire e perdere un’opportunità per crescere. Un altro momento di forte crisi avviene nel momento in cui avviene la scomparsa di una persona importante, in questo caso la perdita porta con sé un dolore molto profondo, che destabilizza e se non elaborato adeguatamente, può impedire di andare avanti, restando nel dolore per la persona persa.
Questi sono solo alcuni degli esempi più comuni delle situazioni di crisi che si possono attraversare durante il percorso di vita. Qualora ci si rendesse conto di trovarsi bloccati in un momento di crisi, e da soli nonostante i ripetuti tentativi fatti, non si riuscisse a uscire dall’impasse, può essere utile contattare uno Psicoterapeuta che potrebbe accompagnare nella scoperta dei motivi più profondi che impediscono il cambiamento, e aiutare a trovare quelle risorse interiori che spesso non si è consapevoli di poter avere, ma che sono necessarie per andare verso una situazione di maggiore benessere. Le crisi, pertanto, anche se dolorose, perché portano con sé tutta una serie di sentimenti come tristezza, paura, rabbia etc., se attraversate e accolte, possono diventare quell’elemento positivo che ci spinge verso il miglioramento e la creazione di nuove e spesso migliori condizioni di vita.
Psicologo, Psicoterapeuta - Roma
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