Come mi comporto con un partner confuso?
Salve, sto da quasi 5 anni con un uomo che ha 29 anni.
Lui è un avvocato (ha da poco superato il concorso di abilitazione) e anche manager di un'orchestra (nella quale lavoriamo insieme). Il nostro rapporto è stato sempre perfetto, complici in tutto, avevamo anche da poco parlato di matrimonio. Negli ultimi due mesi però (a cavallo del suo esame di stato, in cui lui aveva riposto tutto il suo futuro, ma che è andato bene), ha iniziato a sentirsi in ansia: ansia per il futuro, per la professione, non riesce ad immaginare i prossimi mesi.
Dice di essere solo sicuro di me, ma ad oggi non riesce a pensare ad un matrimonio nell' immediato. A causa quindi di questi disturbi ansiosi, ha iniziato delle sedute di psicoterapia (ieri ha fatto la seconda), dalle quali sta effettivamente emergendo che io sono l'unica certezza per lui, e che il suo stato d'ansia sarebbe causato dal rapporto con la madre (un rapporto da sempre conflittuale, la madre non ha mai appoggiato le sue scelte private e professionali, quello che fa l'altra figlia è sempre migliore).
Pare che quindi dopo anni questo rapporto sia venuto fuori in questo modo, e che lui in questo momento tenda a cercare la madre nei rapporti con le donne a lui vicine(io, sorella, colleghe ecc). Pertanto, nella seduta di ieri, è emerso che forse un piccolo periodo di distacco da me potrebbe fare bene a lui per farci scaturire di nuovo quelle emozioni da fidanzati.
Come devo comportarmi io in questo momento? Non capisco più se stargli vicino come vorrei, o rispettare questa scelta (dolorosa anche oer lui) di separarci momentaneamente.
Poi, questa situazione è risolvibile??
Buonasera, intanto rispondo ringraziandola per il quesito, nello stesso tempo credo che la terapia intrapresa sia in questo momento la guida per ridefinire la storia.
E’ sicuramente un momento doloroso che necessita di pazienza per le frustrazioni provate. Sperimentare incertezza e tollerarla, può chiedere però in questo momento di fare parte del sistema terapeutico, andare alla sedute con il suo partner dato che la coinvolge per le possibili scelte.
In terapia familiare funziona così.