Ciao, data la giovane età, mi permetto di darti del "tu". Cercherò di essere breve ed il più possibile esaustiva. Un paio di "spiegazioni", o meglio "ipotesi", e un consiglio. Mi sembra di capire che la commistione tra gli adulti di riferimento, che costellano la tua vita in questo momento, ti crei dei problemi: il fatto che i genitori siano in confidenza con la prof.ssa non facilita, anzi, ti complica la vita. E' comprensibile, perché, le tue performance le percepisci sotto una lente amplificata (al cospetto della prof. "senti" la presenza anche dei genitori). Il figlio della prof.ssa non ti aiuta (ma a te piace? Mi sembra di si). Sei consapevole che, se da una parte ti gratifica essere considerata bella da lui, dall'altra ti crea ancora più imbarazzo (sappi che nessuno può leggerti nel pensiero e che non c'è nulla di male se lui ti piace). Alla tua età è normale affrontare situazioni "nuove e complicate" in modo diciamo... "maldestro" in quanto, da giovani, tutto quello che si fa, che si affronta, è la prima esperienza, è così che si cresce! Consiglio: dai pochi dati disponibili non mi pare che tu abbia bisogno di terapie farmacologiche! Hai dimostrato "adultità" e consapevolezza a rivolgerti a uno spazio neutro quale questo portale ma, forse, potresti parlare del tuo disagio o a uno dei tuoi genitori, o a un adulto che possa comprenderti e magari possa essere "ponte" tra te e famiglia (o insegnante). Fatto questo (se non bastasse) potresti chiedere un piccolo supporto psicologico attraverso i tuoi genitori. Comunque: brava per esserti resa conto di aver bisogno di consigli e di esserti rivolta a degli adulti... Augurandomi che il tutto si stempererà a breve ti invio un caro saluto,