Dott.ssa Paola Scalco

Dott.ssa Paola Scalco

psicologo, psicoterapeuta, sessuologo

Ansia di non avere un'erezione

Salve a tutti, sono disperato!

Sono fidanzato da 2 anni, e la mia ragazza la reputo perfetta! Provo un amore infinito, non riesco ad immaginare la mia vita senza di lei.
Più di qualche volta, durante le fasi preliminari di un rapporto sessuale non sono riuscito ad avere un erezione. Ne abbiamo sempre parlato, lei è sempre stata comprensiva e non mi ha mai fatto provare nessun tipo di pressione, ed infatti le volte successive sono sempre andate alla grande.
Il punto è che da quando è capitato la prima volta di fare flop, tutte le volte successive sono sempre state accompagnate da paura ed ansia che il problema sarebbe potuto ricapitare, alcune volte nonostante l'ansia, riuscivo ad avere un'erezione e quindi avere un rapporto, altre no.
Adesso però mi ritrovo nello sconforto più totale dal momento che l'ansia e la paura per quanto riguarda gli ultimi "tentativi" sono state talmente forti da farmi floppare sempre.
Io so di soddisfare la mia ragazza alla grande se abbiamo un rapporto, quindi la mia paura non risiede nel fatto di non soddisfarla, ma quello di non avere un'erezione.
La mia domanda è la seguente: come posso fare a scacciare queste paure ed ansie, dal momento che non dovrei averne dato che la mia ragazza è comprensiva e non mi mette pressioni? Nonostante queste consapevolezze io ho paura di non avere l'erezione, ogni giorno di più.
Nel frattempo lavoro sulla mia testa, potrebbe essere una soluzione ricorrere a qualche farmaco che favorisca l'ottenimento di un'erezione o qualche ansiolitico?

Gentile Ragazzo,

il suggerimento in situazioni come la Sua (più usuali di quanto non si creda...) è duplice: per prima cosa -se non l'ha mai fatto e indipendentemente dal problema che ha qui descritto- sarebbe importante effettuare una visita andrologica di controllo; in secondo luogo, dovrebbe rivolgersi ad uno psicoterapeuta con una formazione specifica in Sessuologia Clinica, per una consulenza che le consenta di valutare le varie possibilità di intervento. Il ricorso ad ansiolitici, a mio avviso, in queste problematiche non dovrebbe essere la prima scelta, in quanto rischierebbe di non essere comunque risolutivo, se non viene attuato un cambiamento nei pensieri disfunzionali che intervengono automaticamente nella "costruzione" del problema. Per cercare un collega nella sua zona, può consultare l'albo interno della FISS (Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica).

Cordialità.