Era interessato oppure era solo un gioco?
Salve a tutti, ho una domanda che mi tormenta... ho 39 anni e avevo conosciuto in chat un ragazzo di 25. L'eta all'inizio un pò mi preoccupava ma mi lascio trasportare piano piano. Lui è chiaro dall'inizio: voleva anche che ci stuzzicassimo sotto quel lato e a me andava bene..tra l'altro la chimica tra noi è stata sin da subito pazzesca. Voleva che lo chiamassi amore (lo considerava un segno di "appartenenza") o che lo avvisassi quando tornavo a casa, per non avere segreti e lui faceva lo stesso. (era un ragazzo molto insicuro, anche a causa del suo fisico ). Anche se mi diceva di non partire in quarta perche dovevamo ancora conoscerci mi ha sempre ribadito di volermi sia sessualmente che sentimentalmente e che per lui non ero solo uno sfizio, che gli piacevo e che non era uno stronzo. Che se fosse stato solo sesso sarebbe finita subito e che lo dice se cerca solo quello. Più in la mi dice anche che vede un futuro con me e che mi vede addirittura come una futura compagna al suo fianco. Dice di volermi bene. Che mi aspetta e che vuole me,quindi che non cercherà o andrà con altre. Nel frattempo però succedono cose che mi fanno dubitare di lui: La prima:abitavamo parecchio distanti...una volta avevamo la possibilità di vederci (lavorava in trasferta) ma lui era più interessato al fatto che andassimo in albergo. Per problemi di orari alla fine non se ne fece nulla ma ho trovato tutto troppo strano,visto che avendo l auto poteva venire anche da me anche solo per un saluto, ma le sue risposte erano: "eh ma io penso anche che se poi vogliamo intimità non avremmo un posto...invece qui c'è l'arbergo" oppure "se abbiamo solo 2 ore non mi piace far le cose di fretta" La seconda: sarei scesa per le ferie in estate ma lui, oltre a non chiedermi nello specifico che giorni,si organizza con gli amici "dimenticandosi" di me mettendo come scusa che aveva mille pensieri,e che potevamo vederci a settembre e ottobre perche tornava di nuovo in trasferta e per recuperare mi ha detto di aver chiesto altri giorni al capo,ovviamente non concessi. Sembrava davvero dispiaciuto, addirittura si è dato del coglione per non averci pensato. Gli dico che allora non è pronto a legarsi con me e lui risponde che non vuole legarsi anche perche non mi conosce,e ribadisce con questo concetto di non volermi prendere in giro. Aggiunge che all'inizio è chiuso perche ha avuto brutte esperienze con le altre (l'hanno sempre scaricato) e che ha problemi a casa. io sono confusa a questo punto,perche non capisco cosa vuole. Nei giorni seguenti cerco di farlo aprire di piu ma lui per tutta risposta dice che non prega nessuno di star con lui,per lui invece vale la pena di aspettarmi. Rimaniamo in una situazione di stallo: io non voglio piu sbilanciarmi,lui si butta sul lavoro. Gli chiedo se posso scrivergli mentre è in ferie e senza dirmelo esplicitamente mi fa capire di risentirci solo al suo ritorno e quando gli chiedo se non gli interessava sentirmi per un'intera settimana mi risponde con un "mi fai il terzo grado". (un mese prima invece mi diceva di si perche gli sarei mancata tutti quei giorni) Io lì dò di matto:gli dico che io in realtà non gli interesso e che a 40 anni non voglio giocare; lui per tutta risposta dice che vuole semplicemente staccare la testa in questi giorni di ferie,che quando è con gli amici pensa solo a loro e che se pensavo che lui mi usava "quella è la porta,non voglio discussioni". L'ho mandato a quel paese. Nessun tentativo da parte sua di riconciliarsi e non mi ha sorpreso perchè sapevo come ragionava. Non mi pento della mia scelta ma ho un dubbio: ero solo un passatempo/ripiego per lui oppure ho corso troppo avendo io 39 anni e lui a 25 giustamente non voleva legarsi? ci siamo sentiti quotidianamente 3 mesi e a me il suo interesse sembrava sincero ma aveva davvero comportamenti strani oltre ad essere terribilmente lunatico. Voleva vedermi ma non organizzava mai nulla,non voleva legarsi ma mi voleva anche a livello sentimentale. Cosa ne pensate?
Gentile Marianna
Non abbiamo la capacità di leggere nella mente dell'altro anche se i suoi comportamenti possono raccontarci molto di lui. Secondo me il punto però è un altro. Perché si chiede cosa pensava ora che la relazione è terminata? Cosa cambierebbe sapere se era sincero o se stava solo giocando? Dentro di lei aumenterebbe o diminuirebbe il suo valore, la stima che ha di sé stessa?
Forse dovrebbe riflettere più su questo che sui pensieri di lui.
Un caro saluto