Dott.ssa Paola Schizzarotto

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Dott.ssa Paola Schizzarotto

Psicologa

Paura dell’abbandono

Salve, scrivo perché sono davvero disperata! Ho un bimbo di 28 mesi, arrivato dopo 3 abortì spontanei ed una gravidanza complicata (ho preso farmaci fino al giorno prima del parto). Ho una grossa difficoltà con lui: viviamo letteralmente in simbiosi! Ho ripreso a lavorare (sono una docente) quando lui aveva 3 mesi e quando ne aveva 16 mi sono messa in congedo parentale fino ai 21 mesi. In questo frangente nonostante fossi a casa, l’ho portato al nido per cercare di farlo staccare da me e finalmente dopo 3 mesi ci sono riuscita! Poi sono rientrata al lavoro (per 2 mesi) e, arrivata l’estate, sono rimasta a casa per altri due mesi. In questo periodo mi è capitato di lasciarlo solo con i nonni, con mio marito, con la babysitter e nonostante abbia pianto non ne ha fatto una vera e propria tragedia. A settembre 2024 sono rientrata al lavoro ed è cominciata la mia croce. La sera, prima di addormentarsi, gli dico con chi starà il giorno seguente (se con mio marito o con la babysitter) ma puntualmente al mattino piange a volte anche per un’ora! Quando c’è mio marito poi addirittura gli tira i calci perché vorrebbe me con lui. In più la notte si sveglia ogni 2-3 ore con la scusa di volere il latte (spesso ne beve pochissimo) ma in realtà deve controllare semplicemente se sono nel letto! Ormai io e mio marito dormiamo pochissimo durante la notte e anche il piccolo fa un sonno disturbato! Sarebbe il caso di fare un consulto psicologico? Grazie!

Gentile Gloria. 

Ci sono molti aspetti che andrebbero approfonditi rispetto anche al rapporto creato tra Lei e suo figlio: ad esempio quando dice che vuole il latte è perché lo allatta ancora? Come avveniva il distacco quando era il momento,  ad esempio, per andare dai nonni o all'asilo? Se ha bisogno mi trova anche online 

domande e risposte

Dott.ssaPaola Schizzarotto

Psicologa - Padova

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