Placebo?
5 anni fa conobbi l'ansia in tutta la sua distruzione. Notti insonni, attacchi di panico e la voglia di chiudermi in casa e buttare via la chiave. Stavo già facendo un percorso di psicoterapia cognitivo-comportamentale, ma era diventato impossibile per me concentrarmi su qualsiasi pensiero costruttivo. Mi prescrissero il Cipralex, con il quale riuscii a sgombrare la mente da pensieri intrusivi e fare molti progressi. In questi 5 anni ho provato innumerevoli volte a smettere la sua assunzione, incoraggiata dal mio stato di benessere, tuttavia c'era sempre un motivo (o una piccola deflessione dell'umore) per ritornare sui miei passi. Ora nuovamente non ne assumo più da una settimana, avendolo accuratamente scalato fino a 2 sole gocce al giorno. Eppure ho crisi di pianto e non provo più piacere a fare nulla.
E' possibile quindi che 2 sole gocce di Escitalopram fossero in grado di sostenere il mio (apparentemente molto precario) umore o la mia mente è intrappolata in un grande effetto placebo?
E' una normale reazione alla fine di una lunga terapia e devo quindi solo stringere i denti o si tratta di qualcosa di anomalo?
Grazie di cuore
Gentile Elisa per una risposta puntuale alla sua domanda credo la debba rivolgere allo psichiatra con cui è in cura e che le somministra il Cipralex e allo psicoterapeuta che la conosce e l'ha seguita in questa lunga terapia. Dal mio punto di vista è difficile dire qualcosa di veramente mirato. Buon cammino, disponibile nel caso a vederla a Monza e Carate Brianza dove ricevo i miei pazienti.