Sono sei mesi che non faccio altro che pensare al suicidio, voglio morire.
Ho avuto una vita molto difficile e dura e ho sempre superato tutti gli ostacoli con forza. Mi sono fidanzata molto presto, a dodici anni, lui è l'amore della mia vita e siamo stati insieme sette anni. So che è difficile da immaginare ma la nostra storia era molto più seria e importante di quelle degli adulti, dato che abbiamo dovuto superare momenti orribili. L'anno scorso l'ho lasciato per vari motivi e quando pentita gli ho chiesto di tornare mi ha detto di non amarmi più. Mi sembra stupido anche dirlo, perché ero davvero convinta di essere una persona forte, che non sarebbe mai stata assorbita da questo vortice, invece da quel giorno ho avuto gravi attacchi di panico, crisi isteriche e commesso atti folli. Non riesco a dormire, a mangiare, ho perso quasi trenta chili. Ho paura della morte ma ancora di più di vedere l'unica persona di cui mi sia mai fidata vivere e sorridere senza di me. Ho bisogno di lui. Ho paura di seguire la mia scelta, non voglio deludere i miei genitori e la mia famiglia ma non riesco nemmeno a vivere così, non so cosa fare. Vorrei spegnere il mio cervello e le mie emozioni.
Buongiorno Giulia! Ho letto con attenzione il suo messaggio pieno di dolore. Coraggio, abbia fiducia nella vita. C'è un modo di "spegnere il cervello e le emozioni" come dice lei. In realtà si tratta di comprenderle, viverle, accettarle e superarle guidandole. Spesso è un percorso che da soli non ce la facciamo a fare. E' allora che c'è bisogno di essere umili e riconoscere di aver bisogno di aiuto. In questi casi il professionista adatto è lo psicoterapeuta. Se vuole contattarmi sono disponibile ad aiutarla o a trovare, se non sarà logisticamente possibile, un o una collega adatto a lei. Buone riflessioni!