Doc omosessuale o omosessualità?
Salve a tutti, sono nuova qui, cercherò di spiegarvi al meglio la mia situazione premettendo che sono mesi che cerco consigli su siti come questi, ma nessuno sembra prendermi sul serio. Credo e spero di avere il doc omosessuale ormai da 4 mesi. Sono una persona molto ansiosa, insicura e bloccata, nonostante dal punto di vista esterno io appaia estremamente sicura di me e diciamo pure "popolare". Non ho mai avuto veri e propri approcci fisici con il sesso opposto, causa appunto il blocco enorme che con gli anni va a rinforzarsi. Sono sempre stata attratta da ragazzi, fin da piccola, con cotte che duravano anche anni ma che puntualmente non andavano come speravo. Con le ragazze ho sempre e solo avuto normali rapporti d'amicizia, nient'altro di più. Questa domanda mi è sorta dal nulla, altre volte mi era successo di avere il dubbio sempre infondato, ma diciamo che non ci avevo dato peso, sapendo fermamente di essere etero. Quest'anni però mi ha colta molto alla sprovvista, in un periodo in cui non stavo bene con me stessa, ero fin troppo autocritica e vedevo che il desiderio di conoscere qualcuno del sesso opposto calava, dopo anni e anni di quasi disperazione nel voler avere un fidanzato che mi amasse e che mi facesse venire le farfalle nello stomaco. Sono molto informata nel doc omosex, ovviamente a causa del mio continuo compulsare, andando a leggere articoli su articoli, ho anche letto dei manuali appositi sul doc in generale. preciso che riscontro tutti i sintomi, ma ovviamente questo non basta a farmi stare tranquilla, e quindi passo ore e ore, anche giornate intere fino allo sfinimento a leggere testimonianze e talvolta storie di coming out che mi mettono un'ansia e un'angoscia inspiegabile. A mio svantaggio c'è il fatto che non sono mai riuscita a sbloccarmi con i ragazzi, e quindi ad avere intimità con loro, nonostante io adori avere le attenzioni dei ragazzi, provocarli, avvicinarmi a loro ecc.. La domanda che però continua a ossessionarmi è se si tratti di doc o omosessualità magari che sta venendo fuori ora. Ma capite che per me è impensabile, è sorto tutto completamente a caso, non mi è mai lontanamente piaciuta nessuna ragazza, certo magari a livello erotico un certo tipo di fantasie omosessuali ce le ho, soprattutto nella scelta dei materiali pornografici, scusatemi i termini davvero, ma so che le scene lesbo eccitano la maggior parte di donne, pur essendo queste etero, quindi questo in sè non mi preoccupa. A preoccuparmi invece è il fatto che a causa di questa paura io passi tutto il giorno a rimuginare, a immaginare scene in cui bacio o mi innamoro di qualche ragazza anche contro la mia volontà, pensieri intrusivi insomma. Ho il terrore di dover ammettere a me stessa una cosa che non sento mia e che credo mai la sentirò come tale, anche se non mi sono mai eccitata in rapporti con ragazzi non avendone mai avuto effettivamente. Da qui si capisce la mia disperazione, mettermi problemi ancora prima di fare qualcosa concretamente, leggo addirittura articoli di ragazze che non si eccitano con i propri fidanzati, insomma sembra che io mi stia preoccupando ancora prima di viverle in prima persona queste cose. Per questo credo che potrei essere affetta da questo disturbo, perche mi baso su pensieri infondati, e non ho alcun tipo di esperienza alle spalle, cosa che mi porta già molta ansia di suo. mi dispiace non aver attualmente la possibilità di andare da uno psicologo, ma i miei non capirebbero, nemmeno io saprei spiegare il perché di questi dubbi che da 4 mesi a questa parte non mi fanno più vivere. altre persone esperte invece che darmi consigli hanno solo peggiorato la cosa, dicendomi che non dovrei preoccuparmene perchè la sessualità si stabilisce intorno ai 20 anni, ma io non credo proprio che fino a quell'età ciascuna persona viva col dubbio "mah si a vent'anni vediamo cosa mi piace", nel senso io fin da piccola ho sempre desiderato un ragazzo, non per imitare qualcuno o perché pensavo fosse giusto, ma lo volevo davvero, amavo l'idea di avere una persona da amare, con cui scherzare e litigare. alla sfera sessuale non ci penso ancora, credo di essere piccola per certe cose, non mi sento pronta io insomma. e vabbe mi sto dilungando e mi scuso davvero, anche se dubito riceverò risposta. comunque si, la mia più grande paura è che non si tratti di doc, vorrei avere la certezza di avere questo disturbo, essendomi informata so che con il tempo potrei guarire non concentrandomi sul contenuto dei pensieri ma sui loro meccanismi. ma non essendone sicura resto bloccata al punto di partenza e ogni giorno sorgono le stesse domande che mi riconducono a un circolo vizioso di comportamenti al fine, vano, di tranquillizzarmi
Mi dispiace che tu non possa andare da uno psicologo perchè è all'interno della relazione terapeutica che si possono dare molte risposte e rassicurazioni. Quindi qualsiasi terapeuta che legga ciò che scrivi si deve basare unicamente proprio su ciò che hai scritto e basta anche se ci sarebbero tanti altri punti da indagare collegati a ciò che ritieni essere il tuo problema. In questo momento ci sono molti colleghi che possono aiutarti anche con sedute a distanza. In linea generale, da ciò che scrivi posso dirti che a mio avviso, stai vedendo e vivendo la situazione da una prospettiva mentre io posso vederla da una altra prospettiva. Esempio: una sedia la posso vedere di lato e ho una immagine, la posso vedere dall'alto, ho un'altra immagine, sempre sedia resta, ma da un'altra angolatura posso vedere cose diverse e dare diverse indicazioni. Stai dentro una prospettiva o metodo di pensiero inadeguato, o che per lo meno non fa altro che peggiorarti da un punto di vista emotivo e cognitivo. Quindi stop a visione di filmati pornografici, stop a ricerca di articoli, interviste. Stop a cercare di tranquillizzarti nella conferma di una diagnosi, fatta in casa. Stop a credere che a 20 anni riuscirai a capire. Fai vuoto mentale e riparti con un altro metodo: La sessualità è una conseguenza dell'affettività e non viceversa. L'affettività si vive dentro un incontro, dentro relazioni con persone reali, che hanno relazione reale, non fantasticata o immaginata. Te invece in questo momento sei fissata sulla parte finale di un processo ma invece bisogna partire o ripartire dall'inizio, ossia dal reale che vivi. (e' questo il reale punto di partenza). Concentrati sulla realtà di vita che hai ogni giorno: se studi sullo studio, sul coltivare le tue amicizie, sul coltivare gli affetti di casa, sul vederti un bel film, su di un hobby, leggere un libro, pulire la camera, cucinare un dolce, ridere per delle sciocchezze, senza troppo sovrastrutture mentali, ma con genuinità. Scrivi un diario in cui metti per iscritto le tue paure, le tue fantasie. Non darti fretta, perchè le situazioni di vita si faranno avanti a te e tu proprio da lì riuscirai a capire cosa senti realmente, tutto si dispiegherà naturalmente. Non cercare la soluzione, non cercare i desideri: il desiderio di essere amata, coccolata, è già dentro di te, è nel sottofondo della vita di ognuno di noi. Non sto svalutando ciò che tu ritieni problema ma ti sto dando un sistema nuovo per affrontarlo, puntando la tua attenzione dalla prospettiva giusta, il tuo problema lo affronti comunque non avendo per assurdo l'apparente percezione di affrontarlo. Sono etero o sono omo? Sono etero o sono omo? Sei una donna in crescita, che ha il diritto, dovere di vivere la vita reale e che incontrerà (non cercherà) una persona che guardandola negli occhi le farà provare le farfalle nello stomaco e la farà sentire ancora più donna quando sentirà il suo profumo nella maglia che indossa.