Dott.ssa Raffaella Ceccarelli

Dott.ssa Raffaella Ceccarelli

psicologa, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale

Io mi sono voluta separare, io ho “fatto il botto“, ma mi sento come se fossi stata io quella che è stata lasciata

Buonasera, ho 36 anni e un paio di anni fa, dopo 12 anni di matrimonio e 2 figli, mi sono voluta separare perchè fondamentalmente non ero più innamorata di mio marito ed era un rapporto che non mi dava più niente dal punto di vista emotivo. E' stata una separazione dolorosa perchè io era già diverso tempo che la volevo ma lui non me lo permetteva. Poi ho conosciuto quello che sarebbe diventato il mio attuale compagno (con cui ho cominciato a convivere fin da subito) e innamorandomi, ho trovato la forza finalmente di farlo. E ho stravolto la vita di tutti...e tutti (i miei genitori compresi) non hanno perso occasione per dirmene di ogni colore. Ho cambiato stile di vita, amicizie e casa. Anche il mio ex marito, che sembrava così disperato, non ha perso comunque tempo: non eravamo ancora legalmente separati e io dormivo ancora in casa che stava già con un'altra (quella con cui sta tuttora e che vive in quella che era casa mia, casa sudata con i miei sacrifici) e quando non ci dormivo io in casa ci dormiva lei!! Ora ognuno si fa la propria vita. Purtroppo però dobbiamo interagire perchè abbiamo due figli in affido condiviso. Dopo tutto questo preambolo la mia domanda è molto semplice. Io mi sono voluta separare, io ho “fatto il botto“, ma mi sento come se fossi stata io quella che è stata lasciata, mi sento umiliata per tutte le cattiverie che mi sono state dette (e anche fatte) e nonostante abbia un uomo che mi ama e che io amo (e se non ci fosse stato lui probabilmente sarei ancora lì a guardare la mia vita che scorre senza fare niente) non riesco a superare la cosa. PERCHE'? Sono passati già 2 anni...Perchè quando passo davanti a casa sua mi si stringe lo stomaco? Perchè quando lo vedo con lei mi dà così tanto fastidio? Perchè ho ancora così tanta rabbia, visto che sono stata io a gettare la spugna e a far scoppiare il matrimonio? Chissà...se riuscissi a capirlo forse riuscirei a trovare un po' di pace... Karin

Buongiorno Karin,

sembra che in lei ci siano due parti distinte e separate che viaggiano su due binari diversi: una è la parte razionale, che dice che lei ha deciso di separarsi, che adesso ha un'altra relazione gratificante e che quindi si aspetta di essere in pace con sè stessa (quasi come se fosse una regola matematica); un'altra parte invece,  più "viscerale", più emotiva, che segue una strada diversa, e non la logica. Mentre la prima parte le è piuttosto chiara, la seconda mi sembra ancora molto in ombra. Uscire da una relazione duratura non è mai facile, soprattutto se ci sono dei vincoli, i figli, che necessitano comunque e sempre un confronto. Non siete più una coppia marito-moglie ma rimanete ancora una coppia-genitoriale. 

I tempi per "rifarsi una casa", i tempi della ragione, non sempre coincidono con i tempi delle emozioni, come mi sembra essere successo nel suo caso. Penso che un percorso di psicoterapia con un professionista le possa essere utile per svelare anche a se stessa questo lato più nascosto, per poter trovare poi un nuovo equilibrio. 

Spero di esserle stata d'aiuto. Cordiali Saluti