Bimbo 3 anni
Buonasera, ho un problema. Ho un bimbo di 3 anni e mezzo, sono separata da una relazione violenta. Mio figlio inizialmente vedeva il padre attraverso gli incontri protetti ed il bambino è sempre stato nervoso in questi incontri. Successivamente da nemmeno un anno sbloccano gli incontri, quindi lui poteva prendere il bambino secondo dei criteri stabiliti dal giudice. Inizialmente il bambino andava volentieri. Il papà si accompagna e intraprende una convivenza senza dire niente a nessuno, con due bambini molto più grandi, figli di lei. Mio figlio si rifiuta di andare, disperandosi, mozzicandoti e tirandomi i capelli ogni volta che viene a prenderlo. Lui lo vuole insistentemente. Gli provo a parlare per cercare di capire cosa sia potuto succedere o se magari potremmo farlo seguire da uno psicologo infantile per cercare di capire, ma il papà si rifiuta. Io non so come comportarmi
Buongiorno Luana,
purtroppo queste situazioni sono dolorose e complicate. Se erano stati attivati gli incontri protetti evidentemente dietro tutta questa storia ci sono anche gli assistenti sociali e/o tribunale minorile.
Prima di tornare a coinvolgere le autorità cerchi di instaurare un dialogo con suo figlio senza parlare male del padre perchè spesso i bambini percepiscono l'astio che intercorre tra i genitori. In previsione dell'incontro lo cominci a preparare, gli faccia fare un disegno da portare in dono per lui, lo inviti a stare tranquillo perchè il padre è felice di vederlo e trascorrere del tempo con lui.
Se nonostante tutto il bambino continua a non essere sereno provi a fare un passo indietro spiegando agli assistenti sociali che lei non si sente tranquilla a lasciare il bambino solo con il padre visto i comportamenti di rifiuto che mette in atto. Chieda anche la possibilità di far seguire il bambino a livello psicologico. Se autorizzata da loro il padre non può rifiutarsi.
Cara Luana prima però di riattivare tutto il sistema sociale provi a farsi aiutare psicologicamente. Ha vissuto una relazione violenta e oggi ci sono segni e cicatrici che provocano dolore e rabbia. Riprendere in mano la sua vita farà del bene a lei e a suo figlio.
A disposizione
D.ssa Raffaella De Amicis
Psicologa clinica - Fermo - Macerata