Come elaborare e superare la morte di papà

Salve. Ho 26 anni. Da due settimane circa e’ morto mio padre per infarto. Gli ultimi 8 mesi per lui sono stati difficili e anche per me e mia mamma. Lui ha perso il lavoro e ci siamo trovati in una condizione economica difficile che ha portato ad avere diversi debiti con il proprietario di casa, in quanto alle spese contribuivo io ma non era abbastanza. Mio padre si è sentito solo, abbandonato dai fratelli e dagli altri figli, e’ entrato in una sorta di depressione. Un giorno per puro caso tramite una visita scopriamo che lui ebbe un infarto silente , forse anni fa. Dopo varie diatribe, lui si convince a farsi operare, per due volte , si sottopone ad interventi per mettere gli stent al cuore. Dopo 3 mesi lui trova lavoro come custode notturno, era felice. Non era pesante come lavoro, doveva solo sorvegliare anche se a mia detta preferivo altro perché dormire è importante . Ma lui diceva che dormiva, era sereno, finalmente si era tolto i debiti , stava iniziando una nuova vita, voleva anche comprarsi un’auto e stava mettendo soldi da parte. Una domenica mattina, dopo aver sentito mamma per telefono , lui dopo un’oretta non risponde più alle nostre chiamate. Disse che voleva riposare un po’. Dopo un po’ decidiamo di chiamare il datore di lavoro che va lì e ci chiama. ‘Signora venga qui che vostro marito non risponde più’ . Lo portano in ospedale e viene dichiarato morto. Lo avevo visto là sera prima, ero andata a portargli dell’acqua e stava bene. ‘Ci vediamo’ mi disse, ci vediamo domani. E l’ho rivisto si ma sopra un letto di ferro in una sala mortuaria. Da quel giorno alterno momenti in cui cado in pianti disperati e altri invece la mia mente sembra dissociarsi dalla realtà. Nella mia testa papà è ancora lì a lavoro, eppure l’ho visto in una bara ma la mia testa si rifiuta di pensare che è morto. Non ce la faccio più. Siamo rimaste io e mamma da sole, senza L aiuto di nessuno, e mi sento anche responsabile di dover tirare io avanti anche per lei, sotto ogni aspetto, anche economico. Non so più che fare. A volte desidero svegliarmi da questo brutto sogno

Ciao Maria, mi dispiace per suo padre e le faccio le mie più sentite condoglianze. 

Comprendo la situazione che sta vivendo.  Ciò che mi viene da consigliarle è di richiedere un consulto psicologico al fine di elaborare questi vissuti, senza criticarci di ciò che accade e con un pò di pazienza, ritrovarci e ripartire. Nella prima fase del lutto si possono presentano vissuti di negazione e rifiuto, non si critichi per questo..  

Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, Dott.ssa Loretucci