Problematiche collegate alla ludopatia
Buongiorno, Mi trovo in una situazione difficile da oramai un anno. Ho lavorato e studiato per diversi anni ma tutti i lavori che ho svolto si sono rivelati a breve termine. c Nel percorso di uscita dalla malattia sono stato accompagnato da una psicologa psichiatra in quanto lo stop ha generato un burnout significativo accompagnato da diverse crisi di ansia e panico. Non riesco a capire ora se la sensazione di apatia ed infelicià che mi accompagna da tempo possa essere ricollegato alla ludopatia o se essa fosse semplicemente un mio rifugio per nascondere a me stesso tale condizione. Parallelamente realizzo che in diversi contesti sociali con amici fatico ad integrarmi, in particolare quando ci si trova in gruppi numerosi. Spesso ho la paranoia che loro fossero a conoscienza della propensione al gioco e per questo motivo si verifichi un distacco effettivo da parte loro nel considerarmi alla loro pari. Mi sento poco rispettato e considerato (ma non ho mai il coraggio di fare la domanda diretta riguardo la mia malattia e dunque confessare tale condizione). Un altro aspetto che può influire fortemente è la situazione a casa con la mia ragazza. Ha diversi problemi familiari e rischia di perdere entrambi i genitori. Per questa ragione io subisco la situazione e naturalmente vengo messo in disparte dalla situazione.Sto svolgendo uno stage e non mi sento valorizzato nemmeno in questo. La mia passata esperienza lavorativa ed i miei studi non sono stati utili allo svolgimento di tale lavoro e mi sono dovuto autoformare in un ambiente completamente nuovo e con poco supporto da parte dei colleghi. Data la mia scarsa esperienza e competenza mi sento poco valorizzato anche qui. Tengo duro da tempo in attesa di momenti migliori ma sembrano non arrivare mai. Non sono felice e non riesco a guardare positivamente il futuro. Tante volte mi verrebbe voglia di mollare tutto e tutti, ma non so nemmeno io cosa potrebbe rendermi felice. Non ho ambizioni, ho poche passioni che non riesco più a coltivare perchè demotivato. Il mio grido di aiuto è silenzioso perchè non voglio far preoccupare nessuno ne essere trattato ancora più diversamente. Non so che fare per uscirne e respirare a pieni polmoni...
Salve continui a seguire la terapeuta, se ha interrotto, riprenda la terapia con il collega, un percorso può aiutarla a respirare a pieni polmoni se lei davvero vuole cambiare ed ha una forte motivazione! Leggendo la sua situazione, una terapia di sostegno può aiutarla ad andare avanti. Se non segue più le sue passioni, vuol dire che on erano tali, le passioni difficilmente si abbandonano, quindi cerchi passioni "reali" nel senso passioni che la travolgono tanto da non demotivarsi nel farle. Spero di esserle stata di aiuto, cordiali saluti.