Mio figlio piange e non vuole andare a scuola
Buongiorno Dottore, ho un bambino di 4 anni che frequenta il secondo anno di scuola materna. Ha un bel carattere solare, è di compagnia ed è sempre andato volentieri senza mai piangere. Tre settimane fa è rimasto a casa influenzato per una settimana e da quando ha ricominciato la scuola ogni mattina piange quando lo lascio e dice di nn voler più andare perché non gli piace e che vuole stare a casa. Succede sia se lo accompagno da sola che con mio marito o con mio papà. Gli ho chiesto se fosse successo qualcosa con i suoi compagni o con l'insegnante ma già sapevo che non era successo niente. Ieri mattina gli ho detto che non lo voglio più vedere piangere perché il suo dovere è di andare a scuola, lui mi dice che ho ragione e che non piangerà più ma al momento di lasciarlo piange chiedendo più volte l'ultimo bacino, l'abbraccio, dice che ci vuole bene e continua finché non si va via con la forza, poi in realtà smette subito perché lo guardo di nascosto e vedo che gioca e sta bene. C'è qualcosa che possiamo fare o dirgli per risolvere questo problema? La ringrazio per la Sua disponibilità. Cordiali saluti, Paola
Salve in risposta alle sue domande non c'è una risposta sola, poichè nessuno può leggere nella mente di suo figlio e sapere cosa gli passa per la testa e perchè si comporta in questo modo. Può darsi che abbia paura di riammalarsi, che associ la scuola con il posto dove ha preso l'influenza e forse questa volta ha vissuto questa situazione con dolore e paura, ma non ho idea di che tipo di influenza abbia avuto e di quanto sia stata grave. Anche se per un bambino stare male è difficile da capire, sono abituati a giocare, correre e saltare, più che stare a letto. Non sò se la mia ipotesi può essere corretta, ma se il bambino associa la scuola alla malattia è normale che possa aver paura di ritornarci per non riammalarsi. Se poi ha sentito qualche adulto rafforzare il fatto che l'influenza gira e si prende facilmente nei luoghi pubblici e a scuola, per il bambino non è qualcosa di normale che può accadere, diventa spaventoso e preoccupante. Spero di esserle stata di aiuto, cordiali saluti