Ha 30 mesi non parla molto e non socializza con i bimbi.
Biongiorno Dott. Sono preoccupata per mio figlio ha 30 mesi, e non dice tante parole, ha vissuto sempre in casa purtroppo maggiormente con adulti ama giocare con i mattoncini colorati che si diverte a fare torri lunghe lunghe sempre di diverso colore... oppure con dei bicchieri colorati che io chiamo i bicchieri impilabili sono 8 vengono usati in acqua ma ci giochiamo anche fuori e sono di diversa misura e colori, e con la piramide con 5 anelli di forma e colore diversa. fin da piccolo ci siamo accorti che era tranquillo come bimbo nn amava stare in mezzo alla gente e i luoghi affollati con tanto caldo li odiava... ma il suo percorso lo ha fatto, nel senso che come tutti i bimbi ha gattonato poi ha camminato svuotato cassetti stoviglie quindi per casa abbiamo suonato con coperchi ecc ecc pero adesso queste fasi sono passate. ora ci piace salire e scendere le scale oppure accendere e spegnere le luci , fino a 14 mesi si faceva capire benino non aveva un bagaglio di paroline ma le principali c'erano... odiava dare baci e farseli dare ed é stato (ancora tt'ora) molto timido e coccoloso.
Dico fino a 14 mesi xké ai suoi 14 mesi è arrivato in casa un fratellino e da li è cambiato tanto secondo noi. Vista la presenza di una personcina in più che portava tanto tempo alla mamma Ha smesso di parlare, diceva solo papà cercando più lui che me, non ha mai fatto del male a suo fratellino però nn lo ha mai considerato.. adesso esaudisce i nostri desideri e alla nostra gentile richiesta di dare un bacino al fratellino si avvicina, di salutare fratellino gli prende la mano se aiutato da noi.e pochi giorni fa addirittura gli è andato di sua spontanea volontà vicino mentre il piccolo era seduto a terra e nn so come si è messo a cavallo del fratello il piccolo sotto rideva e lui sopra faceva il trotto del cavallo. In casa gioca con tv accesa non cartoni animati ma faccio ascoltare le musiche dello zecchino d'oro animate. Su alcuni pezzi come la povera lavandaia o se sei felice... lui fa le imitazioni nel senso se sei felice tu lo sai batti le mani lui le batte dimmi ciao lui fa ciao schiocca le dita le schiocca ecc ecc. lo fa da solo o con me insieme a volte le ascolta soltanto..beve dal biberon il latte da solo, l'acqua o dalla borraccia o dal bicchiere da quest'ultimo devi stargli vicino perchè dopo aver bevuto tende a rovesciarlo, a pranzo e a cena devo stargli vicino altrimenti se il cucchiaio nn è riempito da uno di noi mangia con le mani. Devo dire che qua forse ho sbagliato io perché x sopperire quella mia assenza durante la pappa al seno al fratellino gli ho dato sempre da mangiare io.. sempre in casa si gioca a nascondino io mi nascondo lo chiamo e mi viene a cercare anche a luce spenta. Se gli dico mamma pipì lui viene in bagno.. andiamo a lavare le manine??? Mi tende la mano per andare in bagno. Dai andiamo dalla maestra Giulia lui va verso i giubbini... quando ogni tanto guardiamo i cartoni sorride alle marachelle di masha... quando si esce e andiamo al parco gioca sui giochi e fa capire benissimo quando vuole spostarsi da uno all'altro. Se giocano a calcio grandi o piccoli lui fa di tutto x sfilargli la palla . Adesso noto che se gli chiedo un bacio o un abbraccio sa distinguere bene la richiesta e te lo da.. anche a zii o persone che vede sporadicamente... a settembre abbiamo iniziato il nido, l' inserimento nei tempi previsti io mi fido tantissimo di quella struttura perché le educatrici hanno un modo di fare mooolto dolce e fanno davvero tante attività e da qui inizia il mio tormento tanto che mi è venuto un" colpo al cuore" perché spesso la maestra mi dice che preferisce giocare con i lego ( e ci sta, anche a casa lo fa) ma tende a starsene solo, spesso non lo vede attratto dalle attività che fanno in giardino gioca ma sempre solo,e come riferimento ovviamente in assenza nostra in primis la sua maestra ma si adatta bene anche a gli adulti della struttura che può essere la cuoca bidella ecc..
abbiamo avuto quindi il nostro primo colloquio individuale dove mi hanno consigliato di parlarne con il nostro pediatra perché il bimbo hanno notato che non si comporta nel modo che gli altri bimbi della sua età hanno, il mio piccolino non è affascinato per niente alle attività che fanno all' inizio del percorso era abbastanza contrariato mentre oggi lo fa solo se sempre aiutato da lei ma non con lo stesso entusiasmo che hanno gli altri bimbi, non riesce ancora a seguire quelle regole basi che al nido hanno come ad esempio prendere il bavaglino dall'appendino dove è raffigurato il suo simbolo identificativo, durante il pranzo , vuole essere aiutato se no non mangia e mi dicono che non è del tutto ancora coordinato (a casa devo dire, si è vero che devo riempire il cucchiaio ma alla bocca lo porta tranquillamente) , le mani le lava se gli dai una mano tu, all'inizio dell'inserimento non cercava nemmeno il contatto con gli amici, adesso ma molto raramente si avvicina a qualcuno/a cercando il bimbo meno turbolento, lo sfiora e poi vede che fa tutti quei gesti da bimbo quando si vergogna.
quindi oltre al consiglio di parlarne con il pediatra ci siamo messe d'accordo di spronare il bimbo con alcuni piccoli accorgimenti per far si che il bimbo raggiunga un pò di autonomia.
posso dire da mamma ed ora mi accorgo che purtroppo forse sono stata con lui un pò mamma chioccia e non ho lasciato liberamente fare quel percorso che ogni bimbo deve fare per raggiungere questa autonomia.
perché io noto che se aiutato lui fa tutto dal semplice ciao al lavaggio delle manine.
Mi potete dare gentilmente un vs parere??
il mio bimbo è ritardato???
Devo far qualcosa??? Rivolgermi a qualcuno??
Grazie mille in anticipo davvero un bel sito.
Gentile Idateresa,
Ha fatto molto bene a confrontarsi con le educatrici del nido: a questo punto segua il loro consiglio e ne parli anche col pediatra.
È probabile che le venga proposta una visita specialistica dal neuropsichiatra infantile, che valuterà tutti gli aspetti di cui lei ha parlato nella sua dettagliata lettera.
Nel caso in cui il pediatra non ritenesse opportuna tale visita, consiglierei a lei e al papà di rivolgervi ad un collega per un percorso di sostegno alla genitorialità per sedare le vostre comprensibili ansie che, al momento, mi sembrano molto intense. Un saluto.