informazioni di contatto
Via Roma 2 - 22070 Fenegrò (CO)
presentazione
....se stai valutando di prendere un appuntamento.....devi sapere che non ci soffermeremo ad analizzare la tua infanzia o i tuoi sogni, ma parleremo nel concreto del problema che "oggi" non riesci a superare stabilendo insieme un obiettivo da raggiungere:
Partiremo definendo insieme la meta da raggiungere, ovvero obiettivi chiari e condivisi.
SOLO AVENDO CHIARO L'OBIETTIVO CHE VUOI RAGGIUNGERE POSSO PIANIFICARE IL PERCORSO VERSO IL TUO BENESSERE
Durante il primo incontro raccolgo le informazioni necessarie ad una valutazione specifica del tuo caso.
Più fattori limitano la possibilità di quantificare con precisione il numero di incontri necessari : la storia personale, le motivazioni, il tipo di richiesta e la natura del disturbo. La formulazione di una diagnosi precisa è molto importante poichè su di essa si basa tutto il lavoro di riabilitazione e di ristrutturazione cognitiva.
Dopo aver condiviso gli obiettivi valuterò il modo in cui ti sei organizzato per fare fronte al tuo problema. Ogni intervento è, infatti, studiato "su misura" per ogni singolo paziente, in funzione del sintomo e, come già accennato, delle modalità messe in atto per risolverlo.
Conoscere le dinamiche di formazione del sintomo e le tue modalità di funzionamento, mi serve per poter avviare il processo di riabilitazione in cui tu stesso sei parte attiva. Durante la seduta, infatti, si gettano le basi per il percorso di cambiamento e ti fornirò alcune utili spiegazioni sulle circostanze di formazione dei sintomi e sulle modalità di gestione degli stessi che dovrai adattare in futuro. Tali nozioni ti serviranno nel tempo per imparare a gestire situazioni di stress, ed eventualmente a gestire le ricadute.
Ogni incontro si concluderà con un homework, ovvero un "compito" che dovrai svolgere fino al nostro incontro successivo. Il cambiamento infatti dipende da te e dal tuo impegno nel metterlo in pratica
Il servizio è rivolto a tutte le persone che si trovano in un momento di difficoltà emotiva o sentono il bisogno di confrontarsi con un professionista su situazioni personali, familiari e sociali percepite come problematiche. Le difficoltà possono essere attuali o emerse in tempi meno recenti.
Scopo della consulenza tecnica di parte è quello di osservare, criticare o supportare, il risultato delle indagini che il ctu (consulente tecnico di ufficio) porterà al giudice, a favore della persona che ha commissionato la perizia.
La presenza dello psicologo si rivela spesso indispensabile nelle cause di divorzio in cui è necessaria una valutazione delle capacità genitoriali dei coniugi in fase di separazione. Il ctp osserva l'operato del ctu durante le indagini peritali sulla relazione del minore con i genitori e durante la somministrazione di test e colloqui volti alla valutazione psicologica del minore.
A conclusione delle indagini peritali il ctp valuta la relazione scritta del ctu, redigendo una propria relazione volta a criticare o supportare le conclusioni sostenute dal consulente del giudice.
Il ctp svolge indagini peritali in tutti quei casi in cui sia necessaria una valutazione del danno di tipo psicologico ed esistenziale. Rientrano in questa categoria i casi di incidenti, episodi traumatici, stalking, mobbing, ecc... .
Parent training è un attività di formazione e informazione rivolta a genitori in difficoltà nella gestione ed educazione dei figli. Si tratta di un servizio che mira a fornire le strategie comunicative e comportamentali più adeguate per la risoluzione di conflitti.
Lavorare sulle modalità di gestione del problema, dunque, significa semplicemente utilizzare nuovi modi per gestire il conflitto. Lo psicologo procede alla spiegazione della natura del disturbo e del circolo vizioso negativo in cui ogni tentativo di soluzione non solo non aiuta, ma addirittura può cronicizzare il problema.
Per dipendenza si intende ogni tipo di comportamento volto a soddisfare un bisogno in maniera patologica.
Le dipendenze attualmente più diffuse sono le seguenti: alcool, sostanze stupefacenti, gioco d'azzardo, shopping compulsivo, cibo, internet... .
La dipendenza patologica è una malattia grave, cronica e segue un andamento ciclico. Le fasi di acutizzazione, infatti, vengono nella maggior parte dei casi, seguite da periodi di remissione dei sintomi. Questi periodi di assenza di sintomi possono durare mesi o anni, ma il rischio di una ricaduta è sempre probabile.
La persona che è malata di dipendenza patologica non ha forza di volontà, la sua parte malata prevale su quella sana. Per questo le persone con dipendenza patologica diventano manipolatrici, bugiarde, inaffidabili, irresponsabili, critiche, egocentriche, impulsive.
Questo rende le persone che vivono con il malato manipolabili e incapaci di contrastare la malattia. Al contrario, molto spesso, i loro tentativi di aiuto rinforzano la malattia che chiede sempre di più. I più normali e comuni tentativi fatti dai familiari per aiutare chi soffre di dipendenza finiscono col rinforzare la malattia anzichè contrastarla.
Alcuni comportamenti possono essere indice di un problema di dipendenza. Se li riconosciamo come caratteristici di un nostro familiare dobbiamo chiedere aiuto ad una persona qualificata in grado di formulare una diagnosi corretta della patologia.
I più tipici sono:
aree di competenza
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