Non so come definire mia mamma
Non riesco a definire mia mamma: è una di quelle persone che da fuori si tende a pensare "strane". È apatica, e sembra che nelle discussioni arriva sempre più tardi degli altri. Con lei non ci si riesce a fare un discorso/confronto normale tipo parlare di cose importanti, o di attualità, economia, bollette, o qualsiasi tematica etc quando si parla anche tra parenti non interviene mai. Non trasmette niente, ma è sempre stata così da quando sono nata: lei va a fare la spesa, parla solo con persone anziane (sembra quasi la faccia sentire superiore o più grande). E una persona vuota e pigra. Suo fratello è disabile a livello fisico (problemi con le gambe dalla nascita) e mentale, tuttavia gli è anche riconosciuta questa disabilità; lui vive ancora con la loro mamma anziana (ha il vizio di spendere tanti soldi e ad oggi gli viene tolto il V dello stipendio, e non accetta consigli da nessuno) Poi ci sono io, capitata per caso... Mio papà una persona per bene, intelligente, buona, acculturato, un gran lavoratore, che piace parlare e stare con le persone, ecc io cresciuta dalla nonna paterna e dal papà. Mia mamma al di là di portarmi a scuola o qualche visita o da una qualche amica non ha mai fatto una grande parte nella mia vita. Oggi, a 30 anni, ho mio papà all ospedale, mi trovo a gestire insieme al mio compagno, mia madre con la gestione della casa e le finanze. Chi mi può dire che problema ha mia madre? Un Tso? Io vorrei aiutarla ma non mi ascolta, se dico qualcosa non lo fa, mi racconta bugie (me ne accorgo quando lo fa), mi minaccia di andare via (ma non sa leggere bollette, non sa gestire soldi) Lei però non ha una pensione, ha fatto la mantenuta tutta la vita. mi sta rovinando la vita.. io mi sono costruita una casa con il mio compagno con tanti sacrifici, oggi mi sento la vita rovinata. Erediterò mia mamma, suo fratello, mia nonna materna(?). Sono tutti e 3 della stessa situazione.. Scusate il lungo scritto, sono disperata. A chi posso rivolgermi per queste situazioni?
Buona sera Anna, ha descritto una situazione complessa, è evidente la sua preoccupazione e la paura che dopo tanti sforzi nel costruire, con il suo compagno, una sua strada, le crolli tutto. Dalla sua mail non capisco se i suoi genitori sono sposati oppure no, lei dice di essere “capitata per caso” ed essere stata cresciuta da suo padre e dalla nonna paterna, che il ruolo di sua mamma è stato marginale, delle criticità del ramo materno. Non deve essere stato facile per lei da bambina capire e crescere in questa situazione. Le ipotesi sulle problematiche che potrebbe avere sua mamma, in base alla descrizione che lei fa dei suoi comportamenti, sono più di una. Tuttavia, non ha pensato di chiedere a suo padre? Lui potrebbe dirle se è seguita da degli specialisti e per cosa. Un’altra persona poi che potrebbe aiutarla, pur nei vincoli del segreto professionale, potrebbe essere il medico di base di sua mamma. Da quello che scrive mi sembra di capire che suo padre sia molto ammalato e che lei tema di doversi occupare in seguito di sua mamma e della sua situazione economica e gestione. Penso che l’assistente sociale del comune di residenza dei suoi genitori possa aiutarla a chiarire cosa può essere fatto, quali risorse possono essere attivate.
Spero di averle dato dei suggerimenti utili, cordiali saluti
Dr.ssa Roberta Dalla Vecchia
Psicologo, Psicoterapeuta - Vicenza