Consulto dallo psicoterapeuta della mia ragazza?
Salve a tutti. Non riesco ad uscire da una situazione complicata con la mia ragazza (che soffre di disturbo bipolare ed è seguita terapeuticamente e farmacologicamente): mi sono allontanato da lei in un momento in cui necessitava supporto emotivo, ma i motivi che mi hanno spinto a farlo sono ben diversi da quelli che lei crede e di cui si è convinta. Nonostante abbia provato a spiegarglieli più e più volte rimane sempre delle sue idee e anzi, sente di voler chiudere la nostra storia, perchè non si fida più di me e mi ritiene menefreghista ed egoista. Sarebbe una mossa corretta rivolgermi al suo psicoterapeuta per provare a fornirgli la mia "versione dei fatti", così che lei possa provare a vedere il tutto da un'altra prospettiva, dal momento che io non sto riuscendo a farglielo fare? So che lui non dovrebbe accogliere informazioni riservate sulla sua paziente senza informarla, ma vorrei chiedergli di mantenere il segreto, solo perchè temo che lei possa arrabbiarsi per questa "libertà" che ho intenzione di prendermi. Non vedo altra via d'uscita. Potete aiutarmi? Grazie a tutti
Gentile Gigi,
la mossa corretta da fare sarebbe chiedere alla sua ragazza se desidera fare una consulenza di coppia separata dalla sua psicoterapia personale o chiederle se vuole che lei vada una volta insieme dal suo psicoterapeuta. Ma è questa una cosa che andrebbe poi concordata tra la sua ragazza e il suo psicoterapeuta.
Sarebbe scorretto rivolgersi al suo psicoterapeuta, a maggior ragione senza che lei lo sappia, perché la psicoterapia è uno spazio personale ed è chi vi partecipa che può decidere se aprirlo a terzi.
Il compito dello psicoterapeuta poi non è quello di stabilire la verità o chi ha ragione e chi torto, bensì quello di accogliere le sofferenze della persona che si rivolge a lui e cercare insieme di gestirle al meglio. Niente di buono viene dalle cose fatte e dette ad insaputa delle parti in causa.
Se poi, come scrive, sa che la sua ragazza potrebbe arrabbiarsi se sapesse della libertà che si prende, ha già la sua risposta. La cosa migliore, non la più facile, è cercare un dialogo aperto con la sua ragazza e, se lei consente, anche con il suo psicoterapeuta.
dottoressa Roberta Daminelli
Psicologo, Psicoterapeuta - Bergamo