Rimorsi e sensi di colpa verso una persona cara che non c'è più
Buongiorno
Avrei bisogno di un vostro consiglio. Un mese fa ho perso mio padre in una maniera del tutto inaspettata e oltre alla perdita sto cercando di elaborare anche lo shock del fatto di averlo trovato io il babbo.. Ogni notte lo sogno e sempre il solito sogno. Come se fosse stato solo un brutto incubo, che è ancora vivo, che facciamo le solite cose, che sta bene e che mi dico per fortuna è stato solo un brutto sogno.. Poi ovviamente nel risveglio ne soffro perché capisco che stavo sognando e che la realtà purtroppo è tutt'altra. Il fatto è che è capitato tutto in maniera così inaspettata che non ci siamo salutati, non l'ho "accompagnato" verso un'altra vita, tutto lasciato lì così come se una strada si interrompesse da un momento all'altro.. Difficile capire, accettare.. E così sto vivendo anche momenti di sensi di colpa, rimorsi per tante cose..
E questo è la mia domanda.. Come si fa ad accettare e vivere con questi sentimenti quando non si può più chiarire? Chiedere scusa, perdono o semplicemente parlarsi?
Grazie mille a chiunque mi risponderà
Chiara
Buongiorno Chiara,
perdere una persona così fondamentale per la propria vita, senza poterla salutare è davvero traumatico e il tempo di 30g o poco più sono poco tempo per poter assorbire il colpo.
Lei però parlava di rimorsi e voglia di chiudere delle finestre emotive ancora aperte tra lei e il papà. Sicuramente in una psicoterapia, queste finestre si possono chiudere riportando tutto l'impianto emotivo a risuonare e risperimentare quell'energia della relazione che vive ancora dentro di lei, così da poterle rivivere e rielaborare.Purtroppo nessuno le può ridare il tempo con il suo papà e nessuno può fisicamente riportarla indietro nel tempo, ma a livello emotivo questo si può fare, così che lei ritrovi una sorta di serenità e pace interiore, e quei rimorsi si trasformino in ricordi autentici del suo papà.
Un cordiale saluto