Depressione
Gentili dottori buongiorno
Ho 46 anni e con la prima gravidanza avuta a 20 anni ho cominciato a soffrire di attacchi di panico che ho curato con alprazolam 10 gocce mattina e sera e eutimil 20mg. Tra alti e bassi e anche per il fatto che poi ho imparato a conviverci sono andata avanti per tanto tempo a volte lasciando la terapia altre volte riprendendola. Arrivata a 36 anni ho avuto la terza gravidanza e mai e poi mai mi sarei aspettata di trovarmi di fronte alla depressione. Sembrava che nn sapessi fare nulla nemmeno cambiare il bambino, mi sentivo rallentata e senza forze. La mia psichiatra mi disse appunto che era depressione e ripresi la solita terapia di prima e sono stata bene per tanto tempo.
Nel 2017 purtroppo ho avuto altri due episodi improvvisi, però dato che stavo lasciando la terapia pensavo fosse dovuto a questo, l'ho ripresa e sono stata bene fino a Natale 2017.
Da allora fino ad oggi penso di avere di nuovo una ricaduta. Ma la cosa che mi sta spaventando è che mi sento senza forze.
La dott. mi ha aumentato di poco la terapia, ma questa volta nn trovo alcun giovamento.
In più da ieri ho anche integrato magnesio supremo e samyr compresse 400. Ho fatto le principali analisi ed è tutto ok. Mai possibile ke io sto da un mese senza fare nulla e sempre a letto?
Mi sto logorando il cervello sto cominciando a pensare di avere qualche malattia più seria. Qualche volta ho provato ad uscire, ma mi sembro una rimbambita, non mi va nemmeno di parlare e sono priva di forze.
Dalla vostra esperienza vi è capitato di avere situazioni simili alla mia? Sono troppo spaventata. Vi prego datemi una risposta.
Grazie
Gentile Signora,
la risposta è unica e semplice.
Lei ha fatto sempre una cura sintomatica, qual è quella psicofarmacologica: cioè ha sempre curato i sintomi del Disturbo, non il Disturbo.
Ha bisogno invece di fare una psicoterapia, curando non più i sintomi del Disturbo di cui soffre, ma direttamente il Disturbo e nelle sue cause profonde e presumibilmente antiche.
Come dire, in metafora, che deve curare non più la febbre, ma la causa della febbre, cioè il batterio che la provoca.
Cordiali saluti.