Problemi relazionali e timidezza
Buonasera, mi chiamo gianni ho 44 anni, nella mia vita sono stato sempre caratterialmente timido, attualmente sono un impiegato e ho rapporti con il pubblico, sto notando che negli anni questa mia timidezza sta peggiorando, uno stato che si é accentuato dopo perdita di mia madre lo scorso anno con la quale vivevo con lei e mio padre. Oggi nonostante abbia una vita sociale regolare lavoro amici storici, palestra, e come se oltre alla classica timidezza che é con me da sempre mi sento apatico stanco di combattere con le difficoltá lavorative e della vita. Non ho una relazione affettiva, e diverse probabili relazioni me le sono fatte scappare a causa della mia autostima e timidezza. Ho paura che tutto possa continuare a peggiorare cosa mi consigliate di fare?
Gentile Gianni,
è chiaro che l’ansia, lo stress, la bassa autostia, la timidezza, i problemi nelle relazioni sociali e di coppia, i diversi problemi psicologici sono propriamente non un disturbo, ma i sintomi di un disturbo, che riguarda chiaramente tutta la personalità, nel presente come nella Sua storia personale.
È possibile che, con un approccio specifico alla problematica, che potremmo presumibilmente chiamare psico-educativo, si potrebbe ottenere in tempi non lunghi sia una risoluzione della problematica in questione, sia un miglioramento, di riflesso, del più complessivo stato generale d’ansia e di insicurezza.
In tal senso, una focalizzazione strategica sul sintomo e una rieducazione psicologica appaiono senz’altro adeguati.
In alternativa, una soluzione più radicale sarebbe – su tempi più lunghi - affrontare una terapia del ‘profondo’, che risolva le radici dell’ansia e della depressione e, di conseguenza, anche i suoi sintomi.
Tale approccio potrebbe in tal caso essere valido per ristrutturare le parti immature e ancora infantili della Sua personalità ed eliminare dai suoi ‘meccanismi’ quei granelli che – per così dire – ne ostacolano il corretto e felice funzionamento in direzione della crescita personale e dello sviluppo adulto della Sua identità, oltre ogni psicopatologica insicurezza e disistima.
Insomma, e in ogni caso, il consiglio per affrontare la problematica e risolverla può essere uno solo: fare terapia, subito e da subito.
Cordiali saluti.