Ansia e fobia di impazzire
Salve dottori,
da sempre sono un soggetto ansioso, a volte con attacchi di panico e mi è capitato spesso di somatizzare sintomi fisici.
Vi contatto per un problema che mi affligge da quasi un mese, mentre stavo cenando un sera; improvvisamente ho avuto la sensazione di forti vertigini,
caldo in bocca, fatica a respirare e una sensazione di svenimento come se stessi per morire insomma.
Dopo diverse decine di minuti si è stabilizzata la situazione, ho pensato ad un attacco di panico e mi è successo anche il giorno successivo,
la situazione è andata via via a scemare, con attacchi di panico quasi regolari ma sempre più lievi fino a normalizzarsi il tutto.
Ad ora mi persistono i sintomi di testa dondolante da seduto e la sensazione che i polmoni non si riempiono a dovere come se non riuscissi a completare il respiro portandomi
ad agitarmi e di conseguenza avere un umore poco gradevole.
Quello che non capisco è se questi sintomi sono reali o di natura ansiosa ed è proprio questo che mi porta nel panico, anche perchè sono subdoli e compaiono quando meno te lo aspetti.
Inoltre ci tengo a precisare che tutta la mia ansia, inutile dirlo è considerevolmente peggiorata con la pandemia, vaccini e chi più ne ha più ne metta.. sono mesi che non esco quasi mai di casa
per paura di contrarre il covid, limitando anche i rapporti con i miei cari convivendo con la mia compagna.
Un altra sensazione che ho in testa, che mi è comparsa da poco; è quella della paura di impazzire o perdere il senno e di conseguenza la paura nella paura mi fa perdere questo "controllo" su di me.
C'è la concreta possibilità che io possa impazzire per qualche ragione? Ovviamente non ho notato nessun problema cognitivo, conosco due lingue ad esempio e me le ricordo perfettamente; come ricordo tutto ciò che
ho studiato negli anni e in modo ossessivo ripasso a mente tutto per paura non so', di dimenticare tutto e perdere la ragione.
Scusate lo sfogo, credo che già una risposta esaustiva possa essermi di grande aiuto in questo momento.
Buonasera Silvio,
Ritengo che nel suo caso durante la cena che ha menzionato il cervello abbia captato degli elementi nel contesto che combaciavano con una situazione passata (forse rimossa) che fu per lei motivo di forte paura. Quella sera si è attivata una risposta psicosomatica come se la situazione passata fosse fotocopiata in quel qui-e-ora. Questo evento ha generato un disturbo d'ansia.
L'ansia è una paura mentalizzata, vale a dire che non è più una paura biologica sensata , con lo scopo di generare una risposta di attacco o fuga di fronte a un pericolo per salvarsi la pelle. In questo caso il pericolo reale è sostituito da un contenuto mentale. Significa che ciò di cui ha paura è un pensiero che lei stesso ha prodotto.
Le consiglio di intraprendere un percorso che le fornisca gli strumenti per placare i sintomi e, gradualmente, accedere alla paura primaria che li sottende.
In bocca al lupo
Psicologa - Oristano