Scuola e COVID
Sono un papà di due bambini, il grande di 6 anni (si fa per dire) sta passando un periodo un po' difficile.
Non vuole andare a scuola e questo momento legato al Covid ci sta massacrando. Si esce poco, oltretutto c'è stato appena un caso di Covid nella sua classe ed è stato a casa per 2 settimane aumentando la NON voglia di andarci. E' abbastanza bravo a scuola ma nello stesso tempo pigro e soffre un po' di ansia da prestazione. Ha paura di fare male e di farci rimanere male.. (detto da lui). Ma noi non abbiamo mai fatto pesare la cosa.. tra l'altro la mia compagna fa la maestra nella stessa scuola quindi potete immaginare.
La sua maestra è un po' severa ma è brava e a lui fra l'altro un po' la soffre. Dice che lo rimprovera..
La mattina è un disastro, via via che ci avviniamo all'entrata, peggiora. Sostiene che dobbiamo andarlo a prendere prima dell'orario ordinario. Stamattina è stato un disastro, mi sono anche arrabbiato perché si impuntava e quasi oppone resistenza,
E' sempre stato legato a noi.. poi dopo la nascita del secondo già dall'asilo ha avuto diversi momenti di 'mammite'.
Pensiamo di essere amorevoli, nonostante l'arrivo del secondo abbia sicuramente tolto un po'.
Gli vogliamo un gran bene anche se non siamo genitori modello.
Quest'anno c'è stato un evento che ha secondo me amplificato il fatto. A metà dicembre la sera mentre giocava con il piccolo, con i suoi modi irruenti ha lussato il gomito al più piccolo. Noi inizialmente siamo andati in panico, l'abbiamo rimproverato in modo eccessivo. Tra l'altro ha visto il nostro panico e che siamo scappati in pronto soccorso.. Mi ricordo prima di uscire di casa era pallido dalla paura mentre lo lasciavamo con i nonni.
In quel momento l'ho abbracciato dicendogli che non era colpa sua e che il piccolo sarebbe guarito.
Il più piccolo si è sistemato ma da quel giorno ha ri-amplificato la NON volontà di andare a scuola. Siamo persino andati a mangiare noi 3 senza il piccolo il giorno successivo rassicurandolo del nostro amore.. io spesso glielo dico che lo amo tanto e lui ricambia. E' un bambino a cui comunque piace stare in mezzo agli altri. Ma è diventato pigro in tutto e vuole uscire poco e magari stare con gli altri bambini anche se distanziati.
Oltretutto in questo periodo gioca poco con i giochi convenzionali, vuole uscire poco, vuole giocare solo in casa a calcio con me, Xbox, youtube, Tablet, Netflix e gli scacchi..ma tutto ciò che è digitale lo predilige, in modo eccessivo, troppo. Ma sappiamo che è colpa nostra. Il punto è: se non fa quello cosa fa? Un disegno? ok...e poi, il didò.. ok e poi? C'è una giornata davanti..
Da oggi abbiamo deciso di toglierli molto del digitale. La domanda è: con cosa gioca se poi non possiamo seguirlo durante la giornata per via del lavoro? Scusate, sono uscito fuori tema e credo che non basterà questa mia spiegazione. Il periodo è quello che è e qualche consiglio non guasta.
Grazie
Ciao Giuseppe, leggo molta ansia e confusione nel tuo racconto, e questo mi fa pensare a quanta preoccupazione stai vivendo. Non è un momento facile questo. Molti bimbi preferiscono rimanere a casa, laddove si sentono più protetti, vista la situazione esistente fuori. Il tutto sarà stato sicuramente amplificato dagli episodi descritti. Dovreste rivolgervi ad un terapeuta familiare che possa aiutarvi a comprendere quanto sta accadendo e di conseguenza tuo figlio ritroverà la serenità.