Dott.ssa Rosanna Bertini

Dott.ssa Rosanna Bertini

Psicologa, Psicoterapeuta

La notte si sveglia piangendo dicendo che non vuole mangiare a scuola!

Buonasera, sono la mamma di un bimbo di 3 anni, a settembre ha iniziato ad andare a scuola, dall'inizio è andata abbastanza bene, contento dei nuovi compagni e delle bravissime maestre! Il problema è nato quando è iniziata la refezione, non tocca cibo non assaggia neanche, la notte si sveglia piangendo dicendo che non vuole mangiare a scuola! Non è questione di gusto ed ho avuto la prova il giorno in cui per una protesta abbiamo dovuto portare il nostro cibo da casa, non lo ha neanche aperto... Io sono un po' preoccupata, non so come comportarmi,per il momento insisto e lo lascio a scuola. Le maestre mi dicono che al momento del pasto lui non è neanche a disagio, che non guarda neanche nel piatto! Quando torna a casa ovviamente ha fame e mi chiede di mangiare, cosa che io faccio, ma ho paura che cosi facendo non mangerà mai a scuola sicuro del fatto che tornato a casa mangerà Chiedo un vostro aiuto grazie mille

Buongiorno,

molti bambini  nei primi anni di inserimento scolastico rifiutano il cibo , è un loro modo di attierare l' attenzione sul fatto che è ubn passaggio difficile quello di uscire dall'intimità della casa  e condividere spazi e tempi con altri bambini. 

Spesso si presta attenzione in modo particvolare al momento del distacco e del reincontro con i genitori per valutare  la qualità del vissuto del bambino nell'inserimento della scuola materna. Al contrario, io credo che si debba prestare attenzione anche ad un  caleidoscopio molto più vastio di emozioni che variano da bambino a bambino. Per alcuni sarà un problema la condivisione del cibo, per altri il riposino pomeridiano o l 'utilizzo dei giocattoli.

Il fatto cvhe suo figlio abbia degliu incubi in relazione al momento del cibo rende evidente quanto profonda sia l'angoscia che lo accompagna.

Proverei intanto a vedere come smantellarla diminuendo la sua ansia riguardo a questo (spesso i bambini hanno antenne speciali per comprendere gli ambiti in cui maggiormente possono far leva sui genitori ), cercherei di provare ad inventare con il bimbo delle storie in cui si mangia tutti insieme (un esempio potrebbero essere i 7 nani che condividono casa, cibo, letti e anche un'amica speciale come Biancaneve ), chiederei al bambino se vuole piortarsi qualcosa da casa per fargli compagnia mentre è al tavolo ecc...In poche parole, cercherei di uscire dall'unico riferimento al cibo, allargando la capacità di simbolizzare e di pensare del bambino.