Pannolino a 4 anni
Buongiorno spero riuscirete a darmi un aiuto per uscire da questa situazione, che ormai sta facendo vivere male a tutti noi questo periodo. Cerco di raccontare brevemente.
Ho tolto il pannolino a mia figlia ad aprile dell'anno scorso. Inizialmente scarsi risultati, non voleva sedersi e quando le è passata la paura non avvisava mai. Questo fino a luglio, quando siamo andati al mare. Li devo dire che dopo il primo giorno era davvero brava, avvisava sempre per la pipì sia in spiaggia che la sera quando uscivamo. Al rientro dopo un paio di giorni di nuovo regressione.
A settembre inizia l'asilo e non avvisando è stato deciso di mettere la mutandina assorbente, perché le maestre non riuscivano a starle dietro (faceva pipì anche ogni mezz'ora). All'inizio ho cercato di evitare di metterle la mutanda a casa, ma tutto era peggiorato, si rifiutava di farsi cambiare se si bagnava e non voleva più usare il wc. Da qui la decisione di metterla sempre.
Verso febbraio ha iniziato a rimanere asciutta, così dopo una settimana abbiamo deciso di toglierle la mutanda sia a casa che a scuola. Probabilmente con nostro grande errore abbiamo un giorno fatto troppi complimenti alla bambina, sia noi che le maestre, causando l'ennesima regressione. Adesso non so più come comportarmi.
Se non le ricordo di andare in bagno è capace di farsi pipì nella mutanda assorbente tutto il giorno senza andare mai in bagno. Se la porto ho paura di stressarla troppo. Insomma non so cosa fare. Mia figlia ha un carattere testardo, da una parte siamo stati opprimenti noi dall'altro abbiamo una bambina testarda che vuole sempre fare quello che dice lei. Fase dell'opposizione massima. In tutto questo la cacca non è mai stata fatta nel wc, perche dice che ha paura.
A giugno andrò al mare e ho deciso che da quel momento la mutanda scomparirà. Devo per forza fare così. Ma fino a quel momento come mi comporto? Spero riuscirete a darmi qualche consiglio. Ho provato a rivolgermi alla psicologa della scuola con scarsi risultati. Non mi sono trovata bene, perché mi sono sentita molto giudicata ed inoltre mi dava dritte che con mia figlia che non sono efficaci. Leggere i libri? Non ascolta e li lancia. Parlarle della pipì e della cacca? Fa orecchie da mercante. Insomma non so davvero cosa fare.
Anche un'altra domanda mi sorge spontanea.. possibile che mia figlia fa pipì ogni ora? È dettato forse da una cosa psicologica? L'unico momento in cui la tratteneva di più era la famosa settimana in cui l'abbiamo tolta che riusciva a tenerla anche tre ore. Ringrazio in anticipo a chi mi aiuterà.
Cara Valentina, la mia impressione è che con la bambina si sia instaurata una sorta di tiro alla fune, gli adulti da una parte a cercare di dirle cosa dovrebbe fare e lei dall'altra a fare la piccola tiranna, a sperimentare il suo potere e nello stesso tempo a sentirsi in difetto, sbagliata perchè non fa quello che le viene chiesto. Credo che un'ottima strategia potrebbe essere quella di trascurare completamente questo aspetto per un pò di tempo e quando dico trascurare intendo smettere di pensarci, di valutarlo, di confrontare il suo atteggiamento con quello di altri bambini. L'educazione sfinterica è un passaggio molto delicato per i bambini, è importante che diventi un atto fisiologico come tutti gli altri e non uno strumento di potere o di tortura. Pipì e cacca sono i primi prodotti del corpo del bambino, investiti di una notevole valenza simbolica, non a caso la bimba parla di paura a proposito del fare la cacca o la pipì nel vasino. Non credo serva entrare in modo diretto su questo ambito, la cosa importante in questo momento è interrompere il circolo vizioso di aspettative e delusione.