Dott.ssa Rosanna Bertini

Dott.ssa Rosanna Bertini

Psicologa, Psicoterapeuta

Come uscire dai sensi di colpa?

Buonasera a tutti coloro che mi leggeranno.
La mia situazione è a grandi linee questa: ho 30 anni, sono sposata con un uomo meraviglioso da quasi 9 mesi. Sto facendo un lavoro temporaneo, a 100km da casa, che ho accettato come “tappabuchi”, in attesa di un lavoro più vicino e più adatto ai miei desideri. Per mia fortuna il lavoro di per sè mi piace e mi trovo bene dal punto di vista umano.
Il problema è che, nonostante i mille sforzi e sacrifici, non riesco mai a mettere da parte soldi, e continuano a venire fuori spese su spese. I miei genitori ci hanno sempre aiutati più che volentieri, ma io mi sento in colpa.
Mi sento in colpa per tutti i soldi che stanno spendendo e per le preoccupazioni (lavorative) che dò loro, mi sento in colpa verso mio marito, che si fa in 4 e anche più per aiutarmi e per sostenermi; mi sento in colpa verso i miei amici, perché non ho mai mezzo secondo da dedicare a loro, mi sento in colpa verso tutti.
E la cosa mi sta sfuggendo di mano. Il senso di colpa occupa la mia mente giorno e notte. Non faccio più di 2 ore di sonno consecutive da non so neanche quanto, perché ho sempre questo pensiero in testa. Mi ritrovo spesso senza fiato, o con la nausea, appena mi fermo e partono i pensieri. Piango in continuazione, e cerco di non farlo davanti a qualcuno, perché non voglio che la gente si preoccupi per me, e quando mi capita poi mi sento in colpa.

E nonostante mi venga detto spesso che non devo continuare a pensare cosi, io non riesco a togliermi di dosso questo peso che continua invece a peggiorare.

Non so più come reagire, sono sempre stata una forte e determinata, caparbia e sempre pronta a vedere il lato positivo delle cose.. ora non riesco più a reagire.

Ciao Erica,

il senso di colpa è davvero molto difficile da sostenere e quando è così pervasivo come tu racconti crea una specie di prigione da cui è difficile uscire perchè ogni strada è bloccata .

Prova a fermarti e metti al centro te stessa, quanto i a te mancano gli amici ? quanto ti manca il tempo per stare vicino a tuo marito e ai tuoi genitori ? Invece di sentirti in colpa forse sarebbe giusto chiederti se in questo momento potresti avere alternative...Il fatto , mi sembra , che tu ami il tuo lavoro, che tu ti trovi bene , è trasformato in una colpa ulteriore..

Al contrario, io credo che dovresti -nutrirti- di questa esperienza per dare forza e motivazione al grande impegno che ci stai mettendo...M i piacerebbe che tu ti facessi una domanda un pò provocatoria....se tu fossi uomo, ti porresti i medesimi problemi ? la risposta che potrai darti, forse ti aiuterà a comprendere quanto tu possa essere condizionata da una società che ancora non riconosce una uguale dignità al lavoro femminile ...

In ogni caso mi sembra che tu ti stia muovendo anche in funzione di un  lavoro più vicino a casa, quindi quali rimproveri puoi farti ?

A volte è molto utile uscire dal circolo vizioso dergli stessi pensieri, riuscire ad invertire la prospettiva e guardare le cose da un altro punto di vista.

Non so se ami leggere e soprattutto se ne hai il tempo ma..."Una stanza tutta per sè " di Christa Wolff potrebbe darti molti spunti di riflessione..almeno spero..

In ogni caso credo che potresti prendere in considerazione anche l'idea di iniziare un percorso psicoterapeutico , potrebbe aiutarti in questo processo di conoscenza di te.

Buona fortuna