Ho perso mia figlia
Buongiorno, ho perso mia figlia lo scorso anno, dopo una lunga malattia che è durata due anni. Due anni in cui abbiamo vissuto in simbiosi, alternando paura a speranze. Dopo qualche giorno dalla sua morte, mi sono affrettata a regalare molti suoi oggetti. Ho svuotato i suoi mobili e regalato i suoi vestiti. Temevo che col tempo il dolore sarebbe diventato più forte e avrei fatto della sua stanza un santuario. Da un lato credo di aver fatto bene, dall'altro ora soffro molto per aver gettato i bicchieri di una famosa caffetteria che c'è in tutto il mondo, con scritto su la città di dov'era stata e il suo nome (lei ci teneva moltissimo). E poi di aver svuotato un cassetto della sua scrivania, pieno zeppo di accendini, che lei aveva messo a posto nei primi tempi della malattia. Me lo aveva fatto vedere orgogliosa di aver fatto qualcosa nonostante il suo malessere. Io non mi so perdonare...
Buongiorno
innanzitutto le esprimo la mia vicina per un lutto tra i più difficili da affrontare e proprio per questo che le dico che lei non ha nulla da perdonarsi. Lei ha reagito nel modo giusto per lei, non poteva fare altrimenti. Oggi, che sente la mancanza di sua figlia in modo diverso dallo scorso anno, mi sembra naturale pensare che avrebbe dovuto avere reazioni diverse ma la verità è che non poteva fare altrimenti; lei non poteva fare diversamente, cio' che ha fatto era l'unica cosa da fare per sorpavvivere in quel momento. Si viva il ricordo di sua figlia non le sue colpe, quelle non esisteno sua figlia è esistita e il suo ricordo è vivo con lei.