Mio figlio viene escluso dai compagni
Buongiorno, sono la mamma di un bimbo di 7 anni terzo di 4 figli molto dolce e effettuoso verso i familiari, soprattutto verso di me, e con una grande dose di entusiasmo e una fantasia fervente. Queste sue caratteristiche a volte un po' eccessive gli creano delle difficoltà di socializzazione. Il piccolo a volte si approccia con i pari con modalità non ben comprese dagli altri, a volte li evita infastidito e a volte è preso in giro anche da bimbi più piccoli e si iarrabbia diventando aggressivo. A scuola le maestre dicono che gioca con i compagni, alla mattina sceglie i giochi che sa piacciono ai suoi compagni e con i quali vuole giocare. A volte si lamenta che viene scluso o mi dice che ha passato tutta la giornata da solo, le maestre smentiscono e ciò accadeva anche all'asilo dove lo definivano un buono che giocava con tutti. Questo stato di cose mi crea un ansia tale da evitare ogni situazione dove ciò si realizza, giardini, feste di compleanno,ecc.. Io sono molto preoccupata e disorientata ad un punto tale da non riuscire a pensare ad altro. Cosa posso fare per aiutarlo? Grazie per l'attenzione
Gentile Roberta, se ho ben capito esiste una discordanza tra quanto le riporta suo figlio quando si lamenta di essere escluso e di rimanere solo e quanto affermano le maestre, definendolo un bambino ben socializzato e in grado di interagire con i compagni. Dalla sua breve descrizione, penso sarebbe il caso di approfondire la natura delle modalità di approccio del bambino per provare a capire come mai non vengono comprese dagli altri, dando anche origine a prese in giro e conseguente rabbia o evitamento. Tuttavia, a livello empatico, mi colpisce più l'ansia che vive lei piuttosto che le difficoltà di socializzazione di suo figlio. Mi spiego meglio... Il genitore è come il terreno in cui il figlio, come un albero, affonda le proprie radici e trae nutrimento: se il terreno è impregnato di ansia, questa passa e viene trasmessa anche al figlio. Di conseguenza, intervenire sull'albero senza "bonificare" il terreno non è di grande aiuto.. Si potrebbero registrare dei passi avanti, ma se non si agisce alla base del problema, questo tenderà a ripresentarsi nel corso del tempo. Per concludere, penso che l'aiuto migliore che possa dare a suo figlio in questo momento sia aiutare se stessa a dare senso e voce all'ansia per potersene alleggerire.
Un caro saluto
Psicologa - Genova