Dott.ssa Samantha Giudice

Dott.ssa Samantha Giudice

psicologo, psicoterapeuta, consulente tecnico di parte, consulente stalking, mediatore

Nei momenti di stress mi capita di praticare la coprofilia

Salve, sono un ragazzo di 24 anni, e vorrei chiedere aiuto a voi per un comportamento deviante che si è creato nella mia sessualità. Premetto che ho curato un disturbo ossessivo compulsivo e di questa cosa che sto per scrivere ne ho parlato anche al mio terapeuta, ma il trattamento è finito e quindi da adesso in poi vorrei cominciare a cavarmela da solo, anche perchè non credo sia una situazione urgente. In genere vivo una sessualità normale, ovvero quando pratico la masturbazione mi sento tranquillo ma nei momenti di stress mi capita di praticare la coprofilia, ovvero manipolo le mie feci per eccitarmi. Ho capito che è una cosa che esce fuori nei momenti di ansia, infatti in questo periodo ho un po' di problemi ma, indipendentemente dallo stress quotidiano, voglio imparare a sconfiggere, se possibile, definitivamente questa parafilia tramite dei suggerimenti che voi stesso potete darmi. Ho capito che è un rituale, tipico dello schema ossessivo compulsivo, e forse dovrei agire sulla causa che lo scatena ma io penso, nel mio modesto parere, che se volessimo risolvere sempre la causa per risolvere l'effetto allora molti problemi non potrebbero risolversi. Aldilà dello stress familiare in cui a volte vengo coinvolto o altri problemi, io voglio capire, e domando a voi, se nel momento in cui mi viene l'ansia e non faccio nulla, ovvero non vado in bagno a fare quella cosa, ma aspetto, anche se l'ansia è forte ed è difficile farlo, posso riuscirci? Ormai ho imparato grazie alla psicoterapia, che molti dei rituali non vanno assecondati. Se si è creata una dipendenza psicologica da questa pratica, il mio approccio descritto sopra è giusto? Inoltre ho cominciato ad eliminare il senso di colpa perchè potrebbe rinforzare ancora di più lo schema ossessivo-compulsivo e quindi peggiorare la situazione. Vi ringrazio

Salve Giovanni,

un percorso di psicoterapia non volge al termine solo perchè del tempo ne è passato, ma quando, davanti agli stress della vita, è cambiato il nostro modo (disfunzionale )di affrontarli. Quando, diventiamo costruttivi e abbandoniamo non solo i vecchi sintomi, ma non li sostituiamo con dei nuovi. Come lei stesso scrive, la sintomatologia ossessivo-compulsiva è presente, ha cambiato oggetto. Non credo esistano dei consigli per "sconfiggere" il sintomo, i sintomi vanno compresi e accolti cercando di trovare un senso, ciò che potrebbe significare per lei Giovanni, eccitarsi manipolando le feci, non è detto che significhi la stessa cosa per altri, per cui inevitabilmente, le auguro di approfondire i significati nel suo percorso, cambiando l'atteggiamento agguerrito verso i sintomi, altrimenti torneranno per il resto della sua vita sotto altre spoglie.

Saluti