Buongiorno Katia. Riesco ad immaginare quanto possa essere doloroso per lei questo argomento. Ai nostri figli cerchiamo di dare sempre il meglio e quando avvertiamo degli ostacoli che limitano la nostra capacità di offriglielo si avverte una sensazione spiacevole che talvolta può lasciare inermi e ci sentiamo impotenti! La cosa più importante in questo caso è che la sua bimba riesca a sperimentare insieme a lei il senso di accoglienza e di rassicurazione tipici del focolare domestico, sensazioni necessarie per una crescita serena. Per questo la cosa più importante è il suo benessere (mi riferisco al suo Katia) interiore e psichico. I bambini riescono ad avvertire tutti gli stati d’animo degli adulti, in special modo quelli di riferimento, e per questo è importante si lavori in primis su di essi quando si tratta di garantire a questi bimbi una base solida alla quale appoggiarsi per poter crescere sereni. In seconda battuta sarebbe comunque importante se lei riuscisse, a ritrovare una qualche forma di dialogo con il suo ex marito, affinchè la bimba potesse conoscere suo padre. I genitori hanno molto a che fare con quello che è il nostro senso di identità e di legittimità su questo mondo. Ove fosse possibile sarebbe davvero importante accogliere la richiesta della sua piccola e dare un volto a quel nome finora tanto misterioso. Un caro saluto