Il pensiero di un abuso sessuale mi fa sentire sporca.
Salve ho 20 anni, prima di iniziare a parlare e a porre la mia domanda, vorrei dirvi che da molto tempo e cioe 7 mesi ho iniziato a soffrire d ansia e paranoia, questa condizione mi ha portato e pensare a tutto e a sentirmi malata e sbagliata su tutto. Sono gia in cura e la mia psicologa mi rassicura dicendo che non sono anormale e che tutti i miei pensieri sono dovuti all ansia. Ora, non riesco a parlarne con la psicologa di questo perché non vorrei che penasasse che la persona inquestione mi abusasse da piccola. Da piccola ero molto felice, mia nonna aveva il terrore che io potessi subire qualsivoglia abuso e io la rassicuravo sempre che non ne ero mai stata vittima. E quando in tv sentivo di bambini abusati nella mia mente pensavo gia a 6 anni quanto potessi essere fortunata e che Dio mi voleva davvero bene perché mi aveva dato una vita perfetta, lo scrivevo anche su i temi. Ho scoperto la masturbazione in giovane etá, a 4 anni circa, strusciandomi per sbaglio su una sedia e infatti mi masturbavo cosí, difronte a chiunque. Mia madre e i miei parenti non mi hanno mai sgridata per paura di farmi venire qualche complesso, cosa molto giusta leggendo su internet. Peró io sono cresciuta con un nonno che non é il mio nonno reale, non mi ha mai torto un capello, ma ho il ricordo nitido fin da piccola di me , che mi struscio sul suo pene, sapendo gia a quell etá che i maschietti avevano il pene, dato che sono cresciuta con un cuginetto e ci facevamo il bagnetto insieme a volte. Il ricordo termina con mia nonna che mi dice di togliermi da sopra a nonno e di mettermi a dormire. L ho rifatto con mio zio quest ultimo mi scansó sgridandomi e infatti il pensiero mi imbarazza. Mi chiedo solo, se fosse normale. Il pensiero di quella volta mi fa sentire talmente sporca.... grazie in anticipo della risposta. L aspetto con urgenza.
Gentilissima,
è comprensibile la difficoltà che ha nel parlare di questo doloroso ricordo della sua infanzia. Lei dice anche di essere seguita da una professionista, con la quale sta affrontando le sue problematiche di ansia. Lei e la sua psicologa state costruendo insieme un percorso terapeutico e state mettendo insieme un quadro della sua vita che è sicuramente più completo rispetto a quello che si può desumere in questo contesto di consulto online.
La mia opinione professionale è che la cosa più utile per lei sarebbe provare a parlarne in terapia. Se non si sente pronta, non è necessario che lo faccia immediatamente ma solo quando sentirà che è il momento. Tenga presente, comunque, che la sua terapeuta rispetta il segreto professionale, e riveste un ruolo professionale che non giudica né lei né le persone di cui le parla durante i colloqui, ma è presente per aiutarla a cercare di comprendere i suoi problemi e trovare con lei un'alternativa per affrontarli.
Se non se la sente di parlare dei contenuti del suo ricordo, potrebbe provare a discutere con la sua terapeuta del fatto che si sente bloccata/inibita nel raccontare un certo fatto, esplorandone i perché e che cosa anticipa che potrebbe succedere se lo esplicitasse.
Auguri per il suo percorso terapeutico.