Ho deciso di iniziare un periodo di separazione da mia moglie
Buonasera, Sono Franco, 39 anni, sposato da 7 anni con 2 figlie di 2 e 4 anni. Per problematiche di coppia ho deciso di iniziare un periodo di separazione da mia moglie. Vista l'estate e considerato che solitamente con la famiglia ci trasferivano, di questi periodi al mare, abbiamo deciso di far stare le bimbe con la mamma nella casa del mare e rimanere io in città. I miei pensieri vanno ad Emma, la più grande. È una bimba molto matura per la sua età ed, oltre che essere molto intelligente è estremamente sensibile ed introversa. Ogni stress ( scuola ad esempio) o ogni situazione che non le piace da lei viene incamerato e tende a far finta di nulla ( ma le si legge negli occhi che non è a suo agio) salvo poi scoppiare e piangere a dirotto dopo qualche giorno di sopportazione. A lei non è stato detto ancora nulla ma Già qualche giorno prima della loro partenza si era detta preoccupata “perché Papa se ne voleva andare“ e si era detta triste perché la colpa era sua. Volevo chiedere un aiuto su come comportarmi, in considerazione della sua età e del suo carattere. So che si deve dire loro che il papà sarà sempre il loro papà , so che si deve rassicurarli affettivamente sul bene che il papà vuole loro ma, vista l'età non so se entrare nel merito della questione separazione, ovvero sia sulla situazione affettiva tra me e la mamma sia su come cambierà “logisticamente“ la sua vita. Sebbene fossi più io a dettare regole a casa, e ad essere il più severo, non mi preoccupo della gestione materna perché la madre è persona estremamente intelligente e matura. Mi preoccupa invece il comportamento che potrebbero avere i nonni, in particolare la mamma di lei, che potrebbe tendere alla “vittimizzazione“ delle bambine comportandosi in maniera eccessivamente protettiva nei loro confronti con il rischio di ESALTARE lo stress anziché diminuirlo. Vi chiedo gentilmente di indirizzarmi/ci verso un comportamento che di fatto aiuti loro, ed in particolare la bimba più grande. Grazie Franco
Buongiorno Franco, ciò che lei scrive è il dubbio che ogni buon genitore si pone in un momento così delicato quale è la separazione coniugale. Ciò che mi colpisce sono le parole di apprezzamento per la sua ex moglie, cosa molto rara, poichè il maggior danno che un figlio può avere deriva dallo screditare consciamente o inconsciamente l'altro genitore. Se ciò nel vostro caso non avverrà sarà il primo passo per una condivisione della genitorialità corretta e serena. Sicuramente le vostre figlie sono troppo piccole per poter comprendere il significato della separazione e i motivi che vi hanno spinto a lasciarvi. Negare però, che ci saranno dei cambiamenti necessari nella vostra vita, non è il modo giusto per affrontare il prossimo futuro e soprattutto rischierebbe di creare confusione nelle vostre figlie che inevitabilmente si renderanno conto della sua mancanza. Emma, come lei ha detto, è una bambina sensibile e, il non avere spiegazioni chiare sull'allontanamento fisico del padre, potrebbe suscitare in lei il pensiero di avere delle colpe. Le figure dei nonni sono molto importanti anche se a volte possono, non volendo, influire negativamente nei rapporti familiari. Penso però che le figure di riferimento siete voi genitori e se riuscirete a collaborare e fare fronte comune, non ci sarà spazio per i nonni di inserirsi. Credo sia molto importante in questa fase che lei e la sua ex moglie vi facciate aiutare nello gestire questo periodo di transizione da un esperto (mediatore familiare o psicoterapeuta) che vi aiuti a condividere obiettivi comuni in quanto genitori e vi permetta di sostenere, da un punto di vista emotivo, le vostre bambine che sicuramente affronteranno un periodo difficile. Se lo ritenete opportuno potete contattarmi. Saluti