Buongiorno sig.ra Frandari, sua figlia è entrata nella fase adolescenziale e capisco la difficoltà di gestione di questa periodo da parte dei genitori, con i dubbi anche di cosa concretamente fare negli episodi di ribellione. Ha ragione a essere contenta che sua figlia sia aperta con lei e si confidi questo è davvero molto importante. La cosa che forse la potrebbe aiutare maggiormente è una gestione migliore delle situazioni problematiche, per evitare anche di “arrivare alle mani”. Probabilmente potrebbe essersi instaurato un circolo vizioso in cui sua figlia risponde male, lei si arrabbia e perde la pazienza (comprensibile quando si vive con un'adolescente) e sua figlia risponde ancora più aggressivamente: così a volte si arriva alle mani. L'indicazione è quella di cercare di bloccare questo circolo vizioso che conduce, come riporta lei, alla precipitazione della situazione. Ovviamente questo è la difficoltà più grossa immagino; in quei momenti di forte rabbia si potrebbe provare a prendersi un momento proprio per gestire le proprie emozioni negative per poi provare a parlare e risolvere la problematica con la figlia in un secondo momento. Il fatto che la figlia si senta “orribile” è tipico della fase adolescenziale in cui i ragazzi vedono il proprio corpo che cambia, si confrontano con le amiche e devono acquisire una nuova sicurezza di sé stessi, anche per quanto riguarda il proprio corpo. Sono d'accordo con lei almeno in linea teorica, che con l'adolescente qualcosa debba essere concesso, qualche uscita per esempio, anche per rispettare l'esigenza di autonomia e del bisogno di scoperta del mondo esterno tipico dell'adolescente, ovviamente con regole chiare. Il fatto che sua figlia parli con lei, è fondamentale (lo ripeto questo), anche per ridurre almeno di un po' le sue paure da genitore che sono presenti. Per quanto riguarda suo marito, provi a domandare a suo marito: “di cosa ha paura?”, “pensa che evitare di farla uscire possa davvero salvaguardarla, proteggerla?”, “a quale età è giusto e sicuro per lui farla uscire?”. Spero di poterle essere stata di aiuto, rimango a disposizione.