Dott.ssa Sara Stancari

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Dott.ssa Sara Stancari

psicologo, psicoterapeuta cognitivo costruttivista

Mio figlio di 3 anni vuole essere una femmina

Sono la mamma di un bambino di 3 anni e mezzo che, fin da quando ha iniziato a camminare e relazionarsi, mostra comportamenti tipicamente femminili e sceglie giochi propriamente femminili. Già a due anni diceva che voleva avere i genitali femminili come la sorella (più grande di due anni) e fa spesso i capricci perché vuole vestirsi con gonne, vestiti..
Come mamma non sono mai stata così attenta ai dettagli come smalti o tacchi, li uso raramente ma ultimamente evito proprio di metterli perché sennò è una tragedia con il piccolo che li vuole anche lui.
Come famiglia cerchiamo di non farci vedere preoccupati e di assecondarlo in ogni situazione come a casa o dai nonni.. si traveste ogni giorno da principesse e in qualsiasi cartone lui si identifica con una femmina.
Poi gioca molto con le bambole e le barbie, pure il suo papà gioca con lui perché ha capito che quello lo rende felice (alla sorellina non piacciono tanto)
All'asilo le maestre ci dicono che è un bambino molto tranquillo, gioca più con le femmine perché i maschi della sua classe sono molto “aggressivi” e non è nella sua indole seguirli nei giochi; lo vedono equilibrato e molto “avanti” per la sua età (ha iniziato a parlare prestissimo e ora ha un linguaggio molto articolato)
Sono preoccupata che, crescendo e mantenendo questo atteggiamento, sia bullizzato; oltre al fatto che per il mio compagno non è accettabile che il bimbo da grande “voglia cambiare sesso”.
Come possiamo comportarci? Grazie

Buonasera Stefania, 

ci sono bambini che fin da piccoli non si identificano con il proprio genere di appartenenza e che continuano in tal senso in età adulta, altri che invece con gli anni non mantengono la stessa identificazione.

Considererei per l'età che ora ha l'influenza del fatto ci sia una sorella femmina poco più grande e accoglierei la propensione per alcune cose piuttosto che altre, come una preferenza personale, così come mi sembra stiate facendo.

Chiederei invece a voi alcune cose: Voi genitori come vivete questa cosa? Cosa vi suscita? Che modelli di femminile e maschile ci sono in casa? 

Questo per aiutare voi a comprendere al meglio come possiate agire con lui, così come con l'altra figlia e poter essere da sostegno nel caso nel tempo effettivamente lui continuasse ad identificarsi nel appartenenza al genere femminile.

Nel frattempo invece per il bambino una cosa utile potrebbe essere un lavoro nella stanza della psicomotricità tramite il gioco.

Spero di esservi stata utile.

Buona serata e cordiali saluti

Dr.ssa Sara Stancari