Psicologa, Psicoterapeuta, Specializzata in Sessuologia Clinica
Tentato suicidio
Ciao, sono Rea, ho 19 anni.
Non ho mai parlato con uno psicologo per motivi economici e perché non voglio dare problemi. Da due anni ho delle forti crisi d'ansia che mi bloccano il respiro, molte volte mi taglio e penso spesso al suicidio come soluzione. Sono fidanzata da un anno e qualche mese, nell'ultimo periodo le cose tra me e il mio ragazzo non stanno andando benissimo, lui non comprende il mio dolore e io sono troppo gelosa (anche perché lui abita a 40 minuti di distanza da me). Non sempre possiamo vederci perché io non ho la patente e lui non ha sempre la macchina a disposizione. È un bravo ragazzo però per quanto si impegni mi ferisce in qualche modo. La scorsa relazione è durata tre anni, poi lui mi ha tradita...
Io vivo la mia vita con l'ansia perennemente, la situazione a casa fa schifo, non ho più amici, non posso parlare con i miei genitori perchè non capirebbero e non voglio dare dispiacere. Qualche giorno fa ho rotto uno specchio, dopo essermi tagliata, ho pensato di farlo scivolare lungo la gola per farla finita.
Non ho passioni, l'unica cosa che amo fare è truccare ma non ho soldi per pagarmi le varie scuole.
Sono arrivata al punto che non so cosa fare e a chi rivolgermi, sono rimasta sola... alla fine non mi uccido mai perchè non voglio fare stare male mamma, vorrei solo trovare un pò di felicità, da sola non riesco..
Non so nemmeno se questo messaggio verrà letto, penso proprio di no, non ha importanza...
Mi scuso per aver preso del suo tempo e soprattutto se ci sono errori grammaticali.
Buongiorno Rea, non deve scusarsi di aver scritto anzi, si è data il permesso di mettere nero su bianco quello che prova e la sofferenza che sta vivendo. Da quanto scrive la sua sembra essere una situazione davvero difficile e pesante per una ragazza adolescente, ma come vede le sue parole sono state accolte e ricevono risposta. L'ansia è una reazione emotiva naturale nel momento in cui siamo spaventati e abbiamo paura, per riconoscerla e "farne pace" dobbiamo cercare di capire da dove proviene e che cosa nel nostro contesto di vita e non solo ci spaventa e ci mette in allerta. A volte è difficile ricercare quella paura perché potrebbe essere dolorosa e potrebbe fare del male, sia a noi che agli altri e questo forse lei lo sa bene visto che la sofferenza che prova l'ha portata a farsi del male. Il dolore fisico da un sollievo temporaneo, quando la ferita si rimargina tutto ricomincia e, anche quella sofferenza e quella paura che erano presenti prima. Parlarne ed esprimere il suo dolore potrebbe essere utile per alleggerire quel carico che sente sulle sue spalle, proprio come ha fatto oggi; senza sentirsi un peso o causa di "perdita di tempo" perché non lo è.