Salve, il codice deontologico prevede che il terapeuta eviti di mescolare il ruolo professionale con la vita privata quando questo può interferire con l’attività professionale. Generalmente si ritiene sia eticamente corretto mantenere separate le due cose. Bisogna considerare però che tipo di utilizzo fa il professionista del'account facebook. E' pratica sempre più diffusa aprire profili a scopi puramente professionali per divulgare informazioni circa seminari, pubblicazioni, opportunità terapeutiche ecc.. Ovviamente in questi casi non c'è un filtro relativo a chi possa accedere alle condivisioni essendo questa un'attività finalizzata esclusivamente alla divulgazione e non contrastante con l'attività professionale. Ovviamente se il profilo è usato, contrariamente, a puro scopo privato e non inerente l'attività professionale questo si scontra con quanto sancito dal codice deontologico. A presto