Non mi ama più a un passo dalla convivenza e dopo aver comprato casa

Buongiorno a tutti, Mi chiamo Davide, ho 32 anni e sono disperato. Pochi mesi fa io e la mia compagna, dopo 8 anni assieme, abbiamo acquistato un appartamento, con il desiderio di crearci una vita tutta nostra. Abbiamo fatto dei lavori in casa e stiamo completando l’arredamento. Mi sono assentato 10 giorni per una trasferta di lavoro. Mentre ero via percepivo fosse molto fredda e distaccata. Al rientro mi confessa che da un paio di mesi si sente con uno psicologo e che lei non vuole più vivere con me, non mi ama più da molto tempo. Mi è crollato il mondo addosso. Oltre ai soldi spesi, mutuo in corso e tutte le complicazioni del caso, io sono così innamorato di lei che l’idea di perderla mi distrugge. Abbiamo sempre parlato di crearci una famiglia, desideravamo dei figli. Eravamo super felici di aver comprato casa. Ma nel momento più bello in cui tutto sta cambiando, lei si tira indietro. Sto provando con ogni forza a farla ragionare, ma sembra un muro. Dalla sua parte credo abbia lo psicologo che l’ha in cura. Per una questione di rispetto ho chiesto se potessimo iniziare una terapia di coppia, in modo da essere partecipe anche io. Ma non vuole. Sono disperato. Non dormo più la notte. Gli incubi e attacchi di panico sono all’ordine del minuto. A peggiorare il tutto il pensiero che io abbia quasi 33 anni. L’idea che non troverò più una compagna e non avrò il tempo per progettare nuovamente una nuova vita e avere dei bambini. Sono veramente disperato. Sto provando sensazioni mai provate prima. Chiedo suggerimento per convincere la mia compagna a rimanere. Sono tanto innamorato. Grazie

Gentile Davide,

sento che sta soffrendo molto. Purtroppo non possiamo costringere le persone a stare con noi, forse l'intraprendere un percorso con uno psicologo da parte della sua compagna è perchè probabilmente aveva bisogno di riflettere e fare un percorso personale per capire qualcosa dentro di sè che non riusciva a tirar fuori, anche il fatto che gliel'abbia tenuto nascosto forse è perchè è qualcosa che sente di dover fare da sola. Molte persone quando le cose diventano "reali e concrete" si chiedono se effettivamente è ciò che vogliono o si sentono "intrappolate" da voler "tornare indietro", non so se sia il caso della sua compagna ma comprendo la sua sofferenza. Non temi di "dover restare solo" perchè anche se ora vede tutto nero...così non è, le consiglio di intraprendere un percorso di sostegno psicologico per aiutarla a far luce di cosa sta succedendo e per affrontare al meglio la sua situazione personale.

Cordialità.

domande e risposte

Dott.ssaSerena Sgrosso

Psicologa clinica - Vicenza

  • ACT e terapia di terza generazione
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