In asilo di mio figlio ci dicono che fa scarabocchi
Buongiorno. in asilo, di mio figlio Giovanni (nato ad 8 mesi ad agosto 2011) ci dicono che fa scarabocchi, invece di disegni compiuti e che non colora bene come gli altri bimbi, ne' fa attività ginnica, se non sollecitato e seguito. ma davvero conta che ogni bimbo faccia copia e incolla? il bambino, per vari motivi (postura e dieta), è stato visto da un neurologo e da un pediatra a piu' riprese e entrambi lo hanno definito senza alcun problema, dal punto di vista psicomotorio e relazionale. A casa disegna, colora, salta, balla al suono delle canzoncine dell'asilo (anche quando, per motivi legati al lavoro di noi genitori , è con i nonni) sara' il caso di cambiare asilo (penso che, vista l'eta' avanzata delle insegnanti, le metodologie sono rimaste indetro..) o di preoccuparci davvero per un bimbo sereno e intelligente (coniuga già i verbi nel parlare, ad esempio..)? a maggior ragione visto che queste osservazioni vengono fatte, dalle suore dell'asilo, a noi 2 genitori in presenza dei bimbi (che chiamano Giovanni 'scarabbocchione', forse perchè lo han sentito dire..). grazie per il supporto.
Gentile papà comprendo bene che per i genitori non esistono manuali e le scelte per il bene dei figli non sono facili da prendere. Il disegno del bambino percorre una serie di tappe legate al percorso evolutivo di ciascun individuo. Come psicologa dell'età evolutiva (che è spesso a contatto con le maestre) mi chiedo cosa si intende con l'espressione "disegni incompiuti". Attualmente Giovanni ha 4 anni e 5 mesi, perciò dovrebbe aver raggiunto degli step precisi in diverse aree della motricità grossolana e fine, del linguaggio, etc. Lo sviluppo delle abilità grafo-motorie è complesso, ed inoltre è anche il riflesso di altre dimensioni che evolvono in ogni bambino. Le tappe evolutive non vanno interpretate con troppa rigidità e bisogna sicuramente chiedere alle maestre di evitare gli appellativi perchè inutili e dannosi, ma bisogna tener presente che le maestre hanno anche un'esperienza di tanti anni (quindi hanno potuto osservare molti bambini), e per il bene di Giovanni occorre stabilire un rapporto di fiducia. Avete tutto il tempo necessario per intervenire con calma e valutare se c'è effettivamente una difficoltà oppure no.
Mi sembra che la consultazione del pediatra e del neurologo abbiano dato dei responsi positivi, ma allo stesso tempo, come specialista nell'area dell'apprendimento vi consiglio, in caso di necessità, di consultare uno psicologo (specializzato nella valutazione dell'età evolutiva) o un neuropsichiatra infantile, perchè la valutazione di queste aree segue dei protocolli diagnostici.
Sperando di essere stata utile a voi e a Giovanni vi auguro di fare la migliore scelta per lui